La storia
I limiti fisici del giovane di Montecchio Maggiore non frenano il suo entusiasmo. «Non si arrende mai», dice il papà

Matteo Frealdo, 25 anni, con uno dei suoi miti: Vasco Rossi.
Matteo in foto con i suoi miti di musica e sport
Matteo Frealdo di strada ne ha fatta nella vita. E ancora molta ne farà. Ma non sarà solo. Avrà al suo fianco un piccolo, grande esercito composto – tra gli altri – da Vasco Rossi, Jovanotti, Piero Pelù, Red Canzian, Fabio Gallo e molti giocatori del Vicenza di ieri e di oggi. Matteo è un giovane di 25 anni di Montecchio Maggiore. È nato prematuro ed è costretto a stare su una sedia a rotelle a causa di una tetraparesi ipertonica. Ma lungi dal piangersi addosso, canta, gioca a baskin, lavora, va a vedere concerti e segue il suo amato Lane.
Chi è Matteo Frealdo: la storia di un ragazzo che non si arrende
«Definirlo caparbio è poco – dice il padre Massimo con un sorriso – è… una belva. Non si arrende mai». La musica ha un ruolo importante nella sua vita senza pause. Dal 2019 frequenta la scuola di Franco Tufano (6 arte) e prende lezioni di canto, grazie alle quali si esibisce al Teatro Arena di Sandrigo, sia come solista che con il coro.
Il prossimo evento è in programma il 24 gennaio alle 20.45. Canta con i Diapason, cover band di Vasco Rossi.
La musica come energia: dai concerti di Vasco, Jovanotti, Toto, Kiss, alle lezioni di canto
E siamo solo all’inizio. Perché (forse) Matteo dà il meglio di sé quando assiste ai concerti. Ne ha visti parecchi, da Vasco Rossi a Jovanotti passando per Ligabue, i Toto, i Kiss e i Deep Purple «E devo portare un cambio – racconta il papà – perché durante i concerti Matteo si scatena, a metà esibizione è completamente sudato». Al termine dei concerti, ha spesso avuto modo di parlare con le star. E il suo racconto è sorprendente. «Tanti cantanti si sono interessati alla mia condizione e si sono dimostrati molto empatici, da Pierò Pelù a Vasco… Ma quello che ho sentito più vicino è stato Jovanotti: era sinceramente attento e desideroso di conoscere la mia situazione, ha dimostrato una sensibilità eccezionale. Molto bello anche l’incontro con Red Canzian: con lui parlavamo in dialetto».
Il baskin e i successi con i Karibu di Montecchio
E dopo la musica c’è lo sport. Frealdo pratica il baskin (in cui giocano insieme normodotati e persone con disabilità) nei Karibu di Montecchio. L’avventura è cominciata nel 2017 a scuola (l’istituto Ceccato) e continua. Nel 2018 i Karibu hanno conquistato il titolo regionale e nel 2022 si sono piazzati secondi in Italia. «Un ringraziamento – sottolinea Matteo – va al dirigente Pierangelo Tezze».
Il sogno di un nuovo lavoro
A proposito dell’istituto Ceccato, proprio lì Frealdo ha sostenuto con successo l’esame di maturità. Per un periodo, ha lavorato nell’azienda Fasp, occupandosi di inserimento di dati di magazzino e di amministrazione. Poi l’azienda si è trasferita a Barberino e quindi al momento il giovane è disoccupato. «Per gennaio – spiega il padre, affiancato dalla tenace moglie Regina – siamo stati convocati dal Centro per l’impiego di Arzignano, speriamo ci siano dei riscontri positivi». Al momento Matteo si occupa del tesseramento per il baskin e la polisportiva Brendola.
Il Lane nel cuore: la grande passione per il Vicenza e i suoi protagonisti
E poi ci sono gli amici, a cominciare dagli ex scout. Senza dimenticare la nipotina, la piccola Alice. Ma soprattutto si arriva al calcio, grande passione di Frealdo, che è una “colonna” del club biancorosso di Altavilla di Emanuele Sanson e Nicola Gonzato. Matteo segue tutte le gare interne e ha preso parte anche ad alcune trasferte del Vicenza. «Apprezzo in particolare mister Gallo, che a fine partita viene sempre a salutarci nel settore disabili. Vado spesso a vedere gli allenamenti a Fellette e faccio due parole con il tecnico. Anche con i giocatori mi trovo bene, in particolare con Gagno e Pellizzari. Tra quelli del recente passato il numero uno è Filippo De Col, una persona straordinaria, mi ha inviato al suo addio al celibato e poi al matrimonio. Anche Pellegrini, Fausto Rossi e Laezza sono belle persone».
Il tifo per la squadra di basket femminile di Montecchio
Il Lane, insomma, è nel cuore di Matteo (a dispetto dei disagi causati dalla capienza limitata del parcheggio per i disabili al Menti). Frealdo, poi, sostiene la squadra di basket femminile di Montecchio, «con in testa il mio idolo, Vittoria Maculan».