Dopo l’amara sconfitta casalinga di Santo Stefano contro l’Olympiacos, maturata a seguito di una prestazione che ha visto una Virtus a due facce in campo, la squadra bianconera si rigetta nel campionato nazionale conscia di avere il proprio destino in mano, e di dover mantenere il passo delle inseguitrici che anche ieri, leggasi Brescia, hanno vinto.
Contro i greci, prestazione comunque interessante del gruppo guidato da coach Dusko Ivanovic, piuttosto contrariato al termine dell’incontro per una svista arbitrale, che ha scritto un finale di gara che poteva essere diverso, dopo un recupero incredibile realizzato dai ragazzi in bianconero, con un ultimo quarto di grande intensità fisica e massima concentrazione sul campo.
Ma nel commentare, serve avere lucidità e raziocinio, l’ultimo quarto è stato oggettivamente un concentrato di forza e determinazione, ma probabilmente un po’ favorito dall’atteggiamento dell’Olympiacos che mentalmente, sul vantaggio di venti punti, ha pensato di aver già vinto la gara. I ragazzi di Ivanovic sono stati comunque encomiabili a crederci, anche sotto di tanti punti, dimostrando di avere un’anima e di essere coesi quando le circostanze lo richiedono, insomma hanno dimostrato di essere squadra, particolare importantissimo per il proseguo della stagione.
L’arrabbiatura nel post gara di Ivanovic, in contemporanea con quella del Direttore Generale Paolo Ronci, sono assolutamente comprensibili, l’infrazione non fischiata sulla rimessa ha certamente cambiato un finale che avrebbe potuto scrivere pagine diverse, oppure riscriverle con lo stesso risultato ma con un andamento diverso, nessuno lo può sapere, certo è che contro l’Olympiacos non è la prima volta che la disputa si decide per una fischiata contro i bianconeri, anche al Pireo ci fu una decisione avversa contro Ojeleye nel finale di gara qualche anno fa.
Quella di stasera si presenta come una gara che sulla carta doveva essere abbordabile, ed invece si è trasformata in una di quelle partite in cui bisognerà porre molta attenzione nel cercare di condurla in porto senza farsi travolgere dagli eventi. La partita di coppa ha messo fuori uso la prima punta di Bologna, Carsen Edwards, l’esterno ha rimediato una distorsione alla caviglia che lo terrà a riposo contro i giuliani, e probabilmente anche nelle prossime dispute. Oltre all’americano, non sarà in campo nemmeno Alen Smailagic, vittima di un affaticamento muscolare. Sarà invece disponibile, ma con riserve sull’impiego a tempo pieno Karim Jallow, giocatore che nell’ultimo periodo aveva avuto qualche passaggio a vuoto. Anche Luca Vildoza non è al meglio della condizione, nonostante la prova super da ex contro i greci.
A fronte di queste defezioni, serviranno quindi prove maiuscole di tutti gli altri disponibili, anche di quelli che ultimamente faticano ad andare in campo, uno su tutti Aliou Diarra. Il maliamo nelle ultime gare ha spesso fatto solo comparsate in campo, il ragazzo avrebbe bisogno di giocare per trovare una sua dimensione nel gruppo, ma soprattutto avrebbe necessità di essere innescato in movimento, utilizzando ad esempio il classico pick and roll per sfruttarne appieno le peculiarità. Nell’organico Virtus, il creatore di gioco che più è propenso a tale tipo di sistema e Brandon Taylor, rivisto contro Brescia e che tutto sommato ha soddisfatto le esigenze del gruppo, rivederlo questa sera sul parquet, potrebbe non essere un miraggio.
Per gli altri, ci si aspetta una gara fatta di concentrazione ed attenzione sulle solite cose in cui abitualmente la squadra tende a distrarsi, le palle perse e i rimbalzi sotto le plance, vera nota dolente di questa stagione. Mantenere la vetta della classifica è importante, ci si avvicina a grandi passi alla griglia delle final eight di coppa Italia, poterlo fare da prima e quindi scegliere il giorno e l’orario in cui giocare, potrebbe indubbiamente aiutare.
Trieste è squadra che corre, uno di quegli avversari che alla Virtus stanno un pò indigesti, hanno guardie che sanno tirare dall’arco e sfruttare gli uno contro uno, servirà come sempre una difesa molto attenta sugli esterni, evitando di lasciare troppo spazio a chi ha buona mira da lontano, poi la diversità di fisicità e la qualità del roster dovrebbe fare la differenza nell’arco dei quaranta minuti.
Palla a due alle 20,30 agli ordini dei signori Lo Guzzo, Galassi e Valleriani. Diretta televisiva sul canale LBA TV mentre la radiocronaca sarà come di consueto affidata alla voce di Dario Ronzulli sulle frequenze di Nettuno Bologna Uno.
Alessandro Stagni
Nell’immagine Carsen Edwards, il grande assente del match di questa sera (foto Ciamillo Castoria)