di
Chiara Maffioletti
Il suo unico figlio aveva anche denunciato la madre per le dichiarazioni lesive pubblicate su di lui nella sua biografia. Nel tempo i rapporti si erano rasserenati
Lontano dai riflettori, distante dal mondo patinato, dai film, dalle copertine, dai tappeti rossi. Nella dimensione più intima della diva più famosa del mondo – morta a 91 anni domenica 28 dicembre 2025 – si è consumato anche il suo più clamoroso fallimento, quello come madre. Brigitte Bardot ha avuto un solo figlio, Nicolas, nato nel 1960 dal matrimonio con l’attore Jacques Charrier. Una gravidanza non desiderata, come aveva più volte raccontato la stessa attrice, aggiungendo di non aver vissuto quei mesi come un dono, ma piuttosto come «come qualcosa di imposto», in un periodo in cui la sua vita era completamente mediatica, esposta. I mesi in cui il suo piccolo stava crescendo dentro di lei sono stati tenuti il più lontano possibile dal pubblico, celando i cambiamenti del suo corpo al pari di quelli del suo umore.
Una condizione, questa, che non è affatto migliorata una volta che suo figlio è venuto al mondo. Bardot non si era mai sentita una madre, parlando apertamente di rifiuto della maternità e di una forte sofferenza psicologica dopo la nascita Nicolas, non a caso cresciuto in gran parte dal padre e dai nonni. Inevitabile, quindi, era arrivata la separazione dal marito e una ulteriore distanza con suo figlio fino a quando, nel 1962, ne rinunciò alla custodia, per dare priorità alla sua carriera cinematografica.
Già nel 1982, l’attrice parlava con incredibile disincanto di quell’aspetto della sua vita: «Sono diventata madre esattamente quando non avrei dovuto – aveva detto in una intervista -. L’ho vissuta come una tragedia. Ha reso infelici due persone: me e mio figlio».
Nel tempo, aveva anche spiegato che suo figlio rappresentava per lei «una responsabilità che non ero riuscita ad assumere». Per questo, il rapporto tra i due è rimasto formale, piuttosto distante, con l’uomo che aveva scelto una vita riservata, trasferendosi in Norvegia, sposandosi e tenendosi ben lontano dai media. Questo fino al 1997 quando, dopo l’uscita dell’autobiografia di Bardot «Initiales B.B.», Nicolas e suo padre Jacques Charrier denunciarono lei e l’editore per aver violato la loro privacy e aver pubblicato affermazioni lesive su di loro.
Nel libro, infatti, Bardot aveva descritto con parole molto dure la sua esperienza di gravidanza e di madre, definendo il figlio come «tumore» che si era nutrito di lei e del suo corpo, aggiungendo che avrebbe «preferito dare alla luce un cagnolino».
Frasi pesanti come macigni, tanto che il tribunale francese aveva condannato l’attrice a pagare un risarcimento per i danni causati dalle affermazioni pubblicate. Nonostante questo «il più grande errore della sua vita» aveva deciso di non chiudere del tutto i rapporti, riuscendo, negli ultimi anni, a stabilire un ponte, fatto di telefonate e incontri sporadici.
Bardot, che negli ultimi trent’anni era stata sposata con Bernard d’Ormale, suo quarto e ultimo marito, pare fosse privatamente rammaricata per aver fatto quelle dichiarazioni, tanto che negli ultimi anni aveva deciso per rispetto del figlio di non parlarne più pur continuando a frequentarlo: almeno una volta l’anno lui andava a trovarla nella sua casa in Costa Azzurra. E lei, dicono diverse fonti, era ogni volta molto felice.
28 dicembre 2025 ( modifica il 29 dicembre 2025 | 09:02)
© RIPRODUZIONE RISERVATA