Incontrando un un gruppo di pellegrini della parrocchia San Tommaso da Villanova di Alcalá de Henares, in Spagna, il Papa si sofferma su alcuni tratti del religioso agostiniano sui quali riflettere: la preghiera continua, la laboriosità, l’amore per i poveri, la “santa inquietudine” di essere alla presenza di Dio in ogni momento. “Questo implica una profonda interiorità e lo svuotarsi di sé stessi per ascoltare e per lasciare agire il Signore”

Tiziana Campisi – Città del Vaticano

Una “testimonianza di dedizione e fedeltà” che può aiutare “a riflettere a livello personale, familiare e comunitario”. È quella offerta da San Tommaso da Villanova, religioso agostiniano vissuto in Spagna fra il XV e XVI secolo, che è stato arcivescovo di Valencia e che Leone XIV evidenzia incontrando un gruppo di pellegrini di Alcalá de Henares, la cui parrocchia è intitolata al santo, giunti a Roma per il Giubileo.

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Il Papa all'arrivo nella Sala del Concistoro

Il Papa all’arrivo nella Sala del Concistoro   (@VATICAN MEDIA)

La preghiera continua

Salutando calorosamente in spagnolo i fedeli ricevuti insieme al loro vescovo, monsignor Antonio Prieto Lucena nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico, il Papa rammenta che ad Alcalá de Henares San Tommaso ha trascorso diversi della sua vita e che la città “conserva tracce significative del suo passaggio terreno”, quindi si sofferma su alcune sue “caratteristiche distintive”.

Nella sua vita e nei suoi scritti, egli ci rivela una ricerca incessante della preghiera continua, cioè a dire una santa inquietudine di essere alla presenza di Dio in ogni momento. Questo implica una profonda interiorità e lo svuotarsi di sé stessi per ascoltare e per lasciare agire il Signore.

Un momento dell'udienza

Un momento dell’udienza   (@Vatican Media)

Mettere i propri talenti a servizio degli altri

Il Pontefice, poi, rimarca la “laboriosità” del religioso agostiniano, che “interpella”, “in un mondo che sembra offrirci tutto in modo sempre più rapido, più facile”

La sua sobrietà e semplicità, la sua abnegazione nel lavoro – soprattutto in ambito universitario – e il suo zelo apostolico ci portano a pensare che dobbiamo riconoscere i talenti che abbiamo ricevuto e metterli al servizio della comunità, con impegno e dedizione, affinché si moltiplichino a beneficio di tutti.

Il Papa con il vescovo di Alcalá de Henares, monsignor Antonio Prieto Lucena,

Il Papa con il vescovo di Alcalá de Henares, monsignor Antonio Prieto Lucena,   (@VATICAN MEDIA)

L’amore per i poveri

Infine, di San Tommaso da Villanova Leone sottolinea l’“amore per i poveri, che gli è valso il titolo di ‘mendicante di Dio’” e ringrazia i fedeli della parrocchia di Alcalá de Henares a lui dedicata per il loro impegno a favore di bisognosi e indigenti, ricordando quanto scritto nella Dilexi te: “Il povero non è solo una persona da aiutare, ma la presenza sacramentale del Signore”.

Prima di terminare l’udienza, dal Papa un’ultima raccomandazione: “Andare avanti seguendo le orme di Cristo”, incoraggiati e stimolati dalla “testimonianza dei santi”.

La foto di gruppo

La foto di gruppo   (@VATICAN MEDIA)