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Davide Stoppini
La partita dura solo un tempo, la formazione ligure viene travolta nei primi 30 minuti, poi rischia di subire la goleada. Nella ripresa Ekhator accorcia le distanze
Vatti a fidare degli amici. Estate 2024, Daniele De Rossi allenava la Roma e ai Friedkin chiese con forza due soli giocatori sul mercato: Soulé e Koné. Strana la vita: un anno e mezzo dopo proprio l’argentino e il francese hanno indirizzato la partita — 2-0 dopo soli 19 minuti — e mandato di traverso la serata all’attuale tecnico del Genoa, nel giorno del suo ritorno all’Olimpico.
Serata di omaggi, per la verità: quello dei tifosi della Roma al loro idolo, visibilmente emozionato prima e dopo la partita, con il giro di campo per salutare la sua gente. Ma pure gli omaggi del Genoa tutto a Gian Piero Gasperini: inguardabili gli errori di Vasquez e Malinovskyi che hanno provocato il primo e il terzo gol. La terza sconfitta consecutiva dei rossoblù ha un sapore decisamente diverso rispetto a quelle con Inter e Atalanta: atteggiamento molle, incomprensibile per una squadra che sta lottando per la salvezza. Merito, c’è da dire, anche di una Roma che ha approcciato nel migliore dei modi alla partita.
Gasperini era pieno di assenze, ultimo Baldanzi causa febbre, tanto da riproporre il criticatissimo Ferguson dall’inizio. Però ha trovato lo stesso il modo di rispondere alla Juventus: controsorpasso in classifica effettuato, quarto posto riconquistato e buoni segnali complessivi mostrati, al termine di un mese in cui la Roma aveva perso tre delle ultime quattro partite.
Vittoria necessaria, come aveva spiegato Gasperini alla vigilia. E vittoria è stata. Risultato mai in discussione, con un Koné sugli scudi e autore — lui che con la porta avversaria ha un rapporto pessimo — del primo gol in campionato. Il vantaggio però l’aveva firmato Soulé cinque minuti prima, aggiustandosi sul sinistro un colpo di testa sballato di Vasquez, complice anche un intervento non certo perfetto di Sommariva. Curiosità a margine, per gli amanti dei dettagli: il gol della Roma è arrivato proprio mentre la curva Sud, il cuore del tifo giallorosso, alzava il primo striscione in omaggio a De Rossi. Un segnale, chissà.
Come un segnale pure l’ha mandato Ferguson: rete stilisticamente rivedibile e una prestazione piena di alti e bassi, ma l’irlandese è andato comunque a segno e non certo con il vento a favore alle spalle. La Roma cerca sul mercato gli attaccanti, Gasperini avrà con ogni probabilità sia Raspadori sia Zirkzee. Ma intanto fa con quel che ha. Il quarto posto è suo, di sicuro non messo a rischio neppure dal secondo tempo del Genoa che nel finale trova il gol del 3-1 con Ekathor (conclusione deviata da Pisilli). E l’impressione forte che sarà una volata lunga, per la Champions.
29 dicembre 2025 ( modifica il 29 dicembre 2025 | 23:01)
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