di
Cesare Giuzzi

Il pm ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio. La giovane è stata trovata semi svestita, senza documenti con ecchimosi su viso e collo. Ai piedi un paio di scarpe da ginnastica «Tn»

La soluzione del giallo potrebbe arrivare ben prima dei risultati dell’autopsia, non ancora fissata. Ma dall’identificazione delle due sagome che le telecamere di sorveglianza del palazzo mostrano entrare nel cortile a notte fonda. Un uomo e una donna che si muovono insieme, senza che in apparenza ci siano atteggiamenti violenti da parte del ragazzo, che poi ricompare tempo dopo da solo. Al momento si tratta solo di una suggestione investigativa, perché le riprese sono sgranate e comunque senza l’identificazione della vittima — non aveva documenti e l’analisi delle impronte non ha avuto un match negli archivi Afis — le indagini dei carabinieri sono oltremodo complicate.

Il pm Antonio Pansa ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio e quella di un delitto è al momento l’ipotesi più robusta. La vittima aveva segni sul collo, in particolare un arrossamento profondo di due-tre centimetri sul lato destro del collo e un ematoma all’occhio sinistro, più simile a un colpo contro un oggetto che a un pugno. Sul corpo il medico legale non ha trovato altri segni di violenza e per questo non si è sbilanciato sulle cause del decesso in attesa dell’autopsia.



















































La vittima è stata trovata di prima mattina da una delle custodi delle palazzine al civico 74 di via privata Paruta, una strada stretta nella popolosa zona di via Padova, a nord di Milano. Nessuno finora ha riconosciuto la vittima come una delle residenti né ha detto di averla vista prima. Ma su questo sono in corso altre verifiche. Il corpo è stato trovato in un vialetto vicino al cancello d’ingresso, sempre aperto di notte, così come l’altro passaggio (pedonale) su via Padova.

 La ragazza, sui 25-30 anni, era supina sul cemento. Ai piedi un paio di scarpe Nike Tn, pantaloni di una tuta blu e un piumino nero a coprire il torace. Non indossava biancheria intima, calze e maglioni. Ne sono stati trovati due accanto al corpo (uno rosso e uno blu), così come alcuni calzini e mutandine accanto a un pacchetto di sigarette. È possibile che si tratti dei suoi indumenti ma serviranno le analisi scientifiche per chiarirlo. Una scena che ha fatto pensare agli investigatori dei carabinieri della compagnia Monforte e del Nucleo investigativo che la vittima sia stata «rivestita» dal suo assassino o che lo abbia fatto lei stessa in modo rapido e grossolano. I vicini hanno raccontato ai carabinieri che già in passato è capitato che qualcuno si appartasse nel cortile. Ma non è escluso che invece tutto sia avvenuto all’interno di qualche appartamento e che solo dopo il corpo sia stato lasciato all’esterno. Il medico legale ha eseguito tamponi per verificare segni di una possibile violenza sessuale.

La vittima non aveva borsa, cellulare e documenti. Circostanza ritenuta anomala, possibile quindi che siano stati portati via da chi la accompagnava. L’analisi delle impronte digitali non ha dato esito finora. O si tratta di un’italiana incensurata, o di una straniera comunitaria, oppure di una straniera nata in Italia o di una extracomunitaria mai identificata prima. Si lavora anche sulle segnalazioni di scomparsa e negli ambienti frequentati da indigenti come mense e dormitori. Le ecchimosi sul collo, anche se non così marcate, potrebbero essere i segni di uno strozzamento. Nessuno ha raccontato d’aver sentito rumori dal cortile l’altra notte.


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29 dicembre 2025