Eredi Del Vecchio: gli affari dietro le quinte della più grande fortuna mai lasciata in Italia tra superyacht e palazzi

di
Mario Gerevini e Daniela Polizzi

La cassaforte di Claudio e la golden share in mano a Delfin. Il palazzo da 160 milioni venduto a New York. Le residenza greca di Paola. Le ville a Malibu e Hollywood

Retroscena da un patrimonio. Claudio Del Vecchio (68 anni), uno dei sei figli di Leonardo, scomparso nel giugno 2022, è titolare della quota in Delfin (12,5%, 7 miliardi circa di valore) attraverso la finanziaria Cdv Holdings. Ma la Cdv è “commissariata” dalla stessa Delfin, titolare di una golden share da un dollaro.

La Grecia e lo yacht

La sorella Paola ha da poco portato la residenza in una pittoresca cittadina del Peloponneso, investe in immobili e – secondo fonti attendibili – avrebbe acquistato da poco un superyacht della Baglietto da decine di milioni.

Tra Hollywood e Smaila

Un altro erede, Luca (24), si è messo in affari con il figlio di Umberto Smaila. Matteo Del Vecchio, figlio di Claudio e nipote del fondatore di Luxottica, ha un suo hedge fund alle Isole Vergini. Rocco Basilico (36), residente sulle colline di Hollywood, ha creato all’inizio del 2025 la sua finanziaria nel Granducato. La prima moglie di Leonardo, Luciana Nervo, che non è tra gli eredi, ha un consistente patrimonio in titoli parcheggiato in Lussemburgo.

Il fiduciario (dietro le quinte)

Da questa sintesi è evidente che c’è vita (agiata) anche senza Delfin, la cassaforte da circa 55 miliardi di valore (diviso otto), gestita da Francesco Milleri e Romolo Bardin, che resta sempre e comunque il centro di gravità (e di conflitto) dei successori di Leonardo Del Vecchio. Cioè i sei figli più l’ultima moglie Nicoletta Zampillo (67) e il figlio di quest’ultima, Rocco Basilico, nato nel precedente matrimonio con il banchiere Paolo Basilico: otto, tra eredi e legatari, della più grande fortuna mai lasciata in Italia. Tutti soci della più ricca e influente holding finanziaria della Penisola (controlla Essilux, Covivio, ha quote rilevanti in Mps, Generali, Unicredit), con un patrimonio superiore di quasi 20 miliardi a quello della Exor degli Elkann-Agnelli.
Nel “dietro le quinte” di alcuni portafogli personali emerge la figura di un fiduciario lussemburghese, Andrea Carniello (43), originario di Feltre (Belluno). 

Il patrimonio della prima moglie

È lui che gestisce, per esempio, la Lunem una finanziaria estera riconducibile a Luciana Nervo (classe 1938), prima moglie di Leonardo (1935) e madre giovanissima (tra i 19 e i 23 anni) di Claudio (68), Marisa (67) e Paola (64). Lunem è un contenitore di immobili per circa 6 milioni, per lo più appartamenti locati in Lussemburgo, ma soprattutto asset finanziari per 117 milioni. E la gran parte sono azioni Essilux. La signora Nervo ha sempre avuto, storicamente, un consistente pacchetto di Luxottica. La sua holding, come quella della figlia Paola, si appoggia a Unicredit che lo scorso marzo ha rinnovato fino al 2026 una linea di credito da 12 milioni circa. 

Claudio e l’azione d’oro

Con Claudio si entra in Delfin, il sancta sanctorum della famiglia. La sua fetta di eredità (il 12,5% di Delfin) è intestata alla Cdv Holdings, costituita in Delaware, uffici a New York, trasferita in Lussemburgo e “normalizzata” nell’agosto 2023. Qui, infatti, per la prima volta si vedono, anche a monte, gli effetti contrattualizzati di quella “gabbia” di vincoli e norme statutarie che il fondatore del gruppo ha studiato per mantenere il più possibile stabile e impermeabile l’assetto della cassaforte. Dal labirinto dello statuto Cdv, approvato appunto nell’agosto 2023, emerge il potere di una scintillante azione “d’oro”, l’unica che non appartiene a Claudio: è una golden share del valore di un dollaro sottoscritta da Delfin. Cioè Delfin è azionista di Cdv. E basta quella azione per esercitare il potere di veto su qualsiasi compravendita di titoli. Cdv è tecnicamente trasferibile ma con paletti strettissimi ed esclusivamente verso soggetti compatibili con chi controlla Delfin. Dunque Claudio pur avendo il 99,99% della sua Cdv, dipende strutturalmente da Delfin tant’è che in consiglio di amministrazione, oltre al solito Carniello, è affiancato da Romolo Bardin, amministratore delegato della cassaforte degli eredi. Nel bilancio 2024, approvato lo scorso 28 ottobre, Cdv registra una perdita di 12 milioni e presenta asset per 2 miliardi che poi è pressoché interamente la quota Delfin. Emerge un debito finanziario da 1,3 miliardi con scadenza maggio 2043, oltre 30 milioni di interessi da pagare e nessuna indicazione del creditore, che potrebbe essere la stessa Delfin.

Il palazo a New York da 160 milioni

Nel frattempo il primogenito di Leonardo, residente ad Agordo (Belluno), con le sue società immobiliari statunitensi ha firmato a settembre un contratto per vendere al fondo immobiliare SL Green un palazzo uffici (ex Brooks Brothers) al 346 di Madison Avenue a New York: si prepara a incassare 160 milioni di dollari. Claudio ha vissuto a lungo negli Usa dove ha guidato l’espansione di Luxottica e poi (2001) ha rilevato Brooks Brothers, il più antico rivenditore americano di abbigliamento, che nel 2020 è entrato in crisi, ha avviato la procedura d’insolvenza (chapter 11) ed è stato venduto.
Per le attività di famiglia Claudio aveva creato una miriade di finanziarie e trust. Il figlio Matteo, cha ha una solida competenza finanziaria e manageriale ed è top manager di Essilux, gestisce tra l’altro un hedge fund “private” alle Isole Vergini con asset per 46 milioni, si chiama Lume Capital.

Sorelle e immobili

Marisa vive a Roma non ha sponde societarie attive mentre alla sorella Paola, che adesso ha residenza a Pylos, in uno degli scorci più esclusivi della costa greca del Peloponneso, fa capo una piccola batteria di finanziarie lussemburghesi custodi di proprietà immobiliari nel Granducato e asset finanziari per oltre 60 milioni, compresa una casa da 4 milioni di euro nella Repubblica Dominicana.
Resta sempre il Lussemburgo il baricentro degli affari personali di gran parte della famiglia. 

Lufin con Smaila

Qui Luca Del Vecchio, residente a Londra in una tranquilla via poco distante da Harrods e Hyde Park, ha costituito lo scorso anno la sua holding Lufin. E nella gestione della società è entrato Roy Smaila (26), figlio del popolarissimo showman, oltre al solito Carniello. Cosa vogliano fare insieme i due giovani rampolli non è ancora chiaro, l’oggetto sociale è quello a 360 gradi delle holding di partecipazione, ma qualcosa si muove: un mese fa il capitale è stato aumentato da 200mila a 700mila euro. I soldi li mette Luca, Roy amministra. Invece non ha appendici societarie Clemente (21 anni), fratello di Luca: entrambi sono figli di Leonardo e Sabina Grossi.

Il «ramo» Zampillo e il superyacht

Resta il “ramo” Zampillo, l’ultima moglie (risposata nel 2010) del fondatore. Del figlio Leonardo Maria Del Vecchio (30) si sa tutto, comprese le ultime mosse che l’hanno visto debuttare nell’editoria con l’acquisto del 30% de Il Giornale. Investe attraverso il suo family office Lmdv Capital le cui partecipazioni hanno un valore di circa un miliardo.
Rocco Basilico ha costituito anche lui, all’inizio del 2025, una holding lussemburghese, la Rbh, che per ora è una scatola vuota. È tra l’altro proprietario di una villa da 7 milioni a Malibu e ha la residenza a un’oretta di strada in un’altra villa più “modesta” (3 camere, 4 bagni, 4-5 milioni di valore) sulle colline di Hollywood
Nelle riunioni di novembre Rocco aveva chiesto all’assemblea della Delfin di poter trasferire una porzione delle sue azioni nella holding Rbh ma la richiesta non ha ricevuto un voto unanime dagli altri soci, condizione necessaria stabilita dallo statuto Delfin per qualsiasi operazione straordinaria. Rocco ha poi dato le dimissioni dall’incarico di chief wearables officer di Essilux e di presidente del marchio di occhiali Oliver Peoples. Per 16 anni ha contribuito a sviluppare il settore degli occhiali intelligenti del gruppo fino alla partnership con Meta. Nicoletta Zampillo, secondo indiscrezioni, avrebbe acquistato di recente un superyacht Baglietto da 52 metri che ha chiamato Moneikos. È lo stesso nome dell’imbarcazione storica di Leonardo Del Vecchio, venduta dagli otto eredi un anno fa.

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30 dicembre 2025 ( modifica il 30 dicembre 2025 | 07:31)

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