Tadej Pogacar all’arrivo dei mondiali di Zurigo (Foto UCI Cycling)
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Qualcuno ha detto che il meglio di Tadej Pogacar deve ancora venire, ma cos’altro deve fare per impressionarci una volta per tutte? Lui stesso ha detto: «Non ho niente da vincere o da perdere. Potrei ritirarmi in qualsiasi momento ed essere comunque felice».
Durante uno speciale a lui dedicato andato in onda nei giorni scorsi su Sky Sport, il campione del mondo ha ammesso: «Ogni anno è meglio di quello prima per me. E quest’anno è stato semplicemente indescrivibile, tutto è andato più o meno alla perfezione. Sarà difficile fare meglio l’anno prossimo. Ma non ci penso, mi godo il momento e prendo una gara alla volta. Cerco di fare del mio meglio, poi vediamo il risultato finale, il resto non conta. Se anche dovessi fermarmi adesso sarei felicissimo della carriera che ho fatto e di ciò che ho raggiunto».
Campione del mondo sì, ma solo nella prova in linea. Alla storica rassegna iridata di Kigali Pogacar ha partecipato anche alla cronometro sognando una doppietta, ma si è dovuto accontentare di un quarto posto dietro Evenepoel, Vine e Van Wilder.
«Tutta la preparazione è stata altalenante – ha spiegato Pogacar – Sono stato male una settimana prima di tornare alle corse in Canada, quindi ho deciso di focalizzarmi principalmente sulla prova in linea, che aveva la priorità dall’inizio. Poi sono andato in Canada, sono tornato a gareggiare in strada, da lì siamo andati quasi diretti in Rwanda dove ho corso nella cronometro e si è visto chiaramente che non ero abbastanza preparato. Non posso negare di aver sofferto tanto. Certo, non ero contento della prestazione, ma sapevo che potevo fare bene nella prova in linea e quindi difendere il titolo di campione del mondo».