PIATTAFORMA COMUNE
Destinata a sostituire in un colpo solo sia la piccola A1 che la crossover Q2, l’Audi A2 e-tron (il nome non è ancora definitivo) dovrebbe essere presentata entro la fine del 2026 ed arrivare nelle concessionarie nella primavera del 2027. Lunga circa 420 cm, è realizzata sulla stessa piattaforma MEB delle cugine Volkswagen ID.3 e Cupra Born e dalle prime immagini dei prototipi impegnati nei test pre-produzione la parentela è piuttosto evidente: nella nostra ricostruzione di questa pagina ritroviamo anche sul modello di Ingolstadt le forme arrotondate, con un cofano anteriore molto corto e tanto spazio lasciato per l’abitacolo.
RICHIAMI AL PASSATO
La personalizzazione dell’Audi è però evidente e si ritrova nella grande mascherina chiusa, al centro di un frontale che vede sui lati i due fari sottili, che richiamano altri modelli recenti della casa tedesca. La fiancata è pulita, con passaruota bombati e le maniglie delle portiere a scomparsa. Nella parte posteriore gli stretti fanali sono collegati tra loro da una striscia a led che attraversa il portellone. Ed è proprio quest’ultimo l’elemento più distintivo dell’Audi A2 e-tron: il lunotto diviso in due, che integra uno spoiler incollato sul vetro, richiama quello della piccola monovolume A2 prodotta tra il 1999 e il 2005.
ANCHE BIMOTORE
Come le cugine con cui condivide la piattaforma, l’Audi A2 e-tron sarà solo elettrica e a trazione posteriore oppure integrale (in questo caso viene montato un motore a elettroni anche sull’asse anteriore) con potenze comprese tra 170 e 340 CV. Sono previste batterie di 60 o 80 kWh, capaci di supportare ricariche in corrente continua fino a quasi 200 kW. L’autonomia dichiarata, con la “pila” di dimensioni maggiori, dovrebbe superare i 600 km.