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BP ha dichiarato di aver effettuato la sua più grande scoperta di petrolio e gas degli ultimi 25 anni nel bacino di Santos in Brasile, una cosiddetta area pre-salina in acque profonde al largo della costa, ritenuta un’ampia riserva di petrolio e gas. BP lo scorso anno ha ripreso a concentrarsi sui combustibili fossili per riconquistare la fiducia degli investitori e rilanciare le azioni sottoperformanti, dopo una spinta travagliata verso le energie rinnovabili. La major britannica – che prevede di aumentare la sua produzione globale di petrolio e gas da 2,3 a 2,5 milioni di barili di petrolio equivalente al giorno nel 2030 – ha affermato che questa è stata la sua decima scoperta finora quest’anno, dopo quelle a Trinidad, Egitto, Brasile e altri.

Produzione in calo nel 2025 e nuove sfide per BP in Brasile

La produzione nel 2024 è stata di 2,4 milioni di barili di petrolio equivalente, mentre per quest’anno la società prevede una produzione inferiore nel 2025. La major petrolifera – che sta pianificando di stabilire un nuovo grande polo produttivo al largo delle coste brasiliane – si era assicurata il blocco nel dicembre 2022 a quelle che ha definito “ottime condizioni commerciali”. BP ferma una partecipazione del 100% nel blocco di Bumerangue, con la società statale brasiliana Pré-Sal Petróleo in qualità di responsabile del contratto di condivisione della produzione.

I risultati delle analisi

“I risultati delle analisi effettuate sul sito di perforazione indicano livelli elevati di anidride carbonica”, ha affermato BP, aggiungendo che si avvierà delle analisi di laboratorio che forniranno maggiori informazioni sul potenziale del blocco. La major domani pubblicherà i risultati del secondo trimestre.

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