di
Francesca Angeleri
«Persi il primo figlio e scoprirono che avevo una malformazione al cuore. Il vero bullismo è nella moda»
Fernanda Lessa, da due anni si è trasferita in Portogallo. Si era stancata dell’Italia?
«Adoro l’Italia. Non smetterò mai di amarla. Sono qui per provare a perseguire una carriera da attrice, dopo l’esperienza con Marco Risi».
Le sue figlie (avute con il tastierista dei Subsonica Davide Boosta Dileo, ndr) continuano a vivere a Torino?
«Si, devono finire il liceo. Stanno diventando grandi, quest’anno c’è stato il Ballo delle Debuttanti».
Come ha vissuto il suo ruolo di madre?
«Non una “Dolce attesa”, per me è stata un incubo. Il corpo che non ti appartiene più, gli ormoni, i capelli che cadono… ero sollevata quando era finita. Poi, dopo un mese, ho scoperto di essere di nuovo incinta. Hanno 11 mesi di differenza. Fortunatamente la seconda gravidanza l’ho presa con meno ansia. Con la prima avevo costantemente paura, ero sempre dal dottore».
Era dipeso della perdita del suo primo figlio?
«Joaquìn avrebbe compiuto 24 anni a maggio. È il mio angelo custode. Ho un filmato di quando era in terapia intensiva… spesso, quando sono sola in casa, lo riguardo».
Cosa accadde?
«Sono nata con una malformazione cardiaca, ma nessuno se n’era accorto. A parte il mio primo fidanzato che mi diceva: “Il tuo cuore batte troppo veloce”. Io avevo 180 battiti al minuto quando dormivo, 220 da sveglia. Joaquìn è nato con la mia stessa malformazione, è grazie a lui che me l’hanno trovata e sono stata operata. Il cardiologo mi ha detto che a trent’anni sarei sicuramente morta. Mio figlio mi ha salvata. L’ultimo Natale eravamo io, mio marito e suo padre, insieme».
I suoi ex vanno d’accordo?
«Luca e Davide (Boosta) sono molto complici. Quando si tratta delle bambine — orari, partenze, arrivi ecc — si organizzano tra loro due».
Come è nata la storia tra lei e Boosta?
«Io facevo la dj e spesso mi capitava di aprire le sue serate. Ci sono voluti nove mesi prima di metterci insieme. Per fortuna sono stata intelligente».
Rispetto a cosa?
«Ho riconosciuto in lui un buon padre. E come papà è il migliore del mondo».
Come compagno è andata peggio?
«Non c’era mai, era sempre in giro per lavoro. In compenso, a casa nostra era sempre presente sua madre con cui non andavo per nulla d’accordo. E così è finita».
Fa ancora la dj?
«Non più. Le discoteche non sono come una volta».
Come erano?
«C’erano più soldi, erano divertenti. All’inizio dei 2000 era bellissimo, facevo serate con migliaia di persone, ho suonato anche all’Heineken Jamming Festival. Sono stata a Londra, Berlino, Miami…».
La musica la appassiona sempre?
«Sono brasiliana la musica è la mia vita. “Music is the answer”, ti ricordi? Il mio set cominciava sempre con un po’ di Bossa, poi proseguivo con la House e finivo con la Techno».
Lei è innamorata pazza di suo marito. Dove vi siete incontrati?
«Lui ha sempre vissuto all’estero, in Italia non si è mai trovato bene. L’ho conosciuto a Torino, era tornato per stare vicino a suo padre che stava morendo. Aveva aperto un locale e io ci andai per un dj set».
Fare la dj le ha portato fortuna.
«Quando l’ho visto la prima volta era come se fosse illuminato dall’alto. L’ho indicato alla mia amica: io mi sposo con lui. Con Boosta era finita da anni».
È impazzito subito per Fernanda Lessa?
«Macché, era impegnato da 11 anni. Siamo partiti insieme per un tournée sponsorizzata da un marchio e sono passati mesi. A un certo punto si è preso un appartamento da solo. Finché una sera, è venuto sotto casa mia: “Sono libero”. E ci siamo baciati. Da lì non ci siamo mai più lasciati e non abbiamo mai litigato».
Vi sposate nel 2017. Nel 2019 scoppia il Covid e voi fate una follia. Quale?
«Camperizziamo la macchina, una Porsche Cayenne, e ce ne andiamo in Scozia».
Nessuno vi ha fermato?
«Nessuno, ci siamo anche imbarcati sul traghetto sulla Manica. Non ci hanno chiesto nemmeno il passaporto».
Che cos’è per lei Luca?
«Voglio fare la romantica: è stato il mio salvatore. Senza di lui non ce l’avrei fatta».
L’ha salvata da cosa?
«Non stavo bene, non mi piacevo. È con lui che ho cercato aiuto, che mi sono rivolta a dei professionisti. Quando abusi di alcool, come facevo io, riempi qualcosa, un vuoto oppure dei problemi psichiatrici».
E nel suo caso cos’era?
«Bipolarismo. Nel 2015 mi sono auto-internata in una clinica, avevo avuto una ricaduta. Non capivano il mio problema psichiatrico, riconducevano tutto all’alcolismo. Invece io sono completamente pazza (ride). Con Luca ho trovato dei terapeuti illuminati che hanno compreso che con l’alcool lenivo la mia patologia. Credo che valga un po’ per tutti quelli che hanno dipendenze: si beve per ridere e scherzare con gli amici, non da soli a casa».
Nel 2022 un’altra ricaduta.
«Una mia amica si era tolta la vita. C’era il primo lockdown… io sono umana. Ho avuto un attacco di panico a una festa, erano tutti mascherati… è stato un incubo. L’unica cosa che sono riuscita a fare è stato bere uno shot di vodka. Lo racconto perché le persone che stanno passando questi momenti non si sentano sole: potete farcela. Io oggi vivo una vita sana, sono sposata, sono mamma, lavoro, abito davanti al mare, ho due cani adottati. Ragazzi, andrà tutto bene».
Da quanto tempo è sobria?
«Da anni… L’anno scorso c’era del tartufo e ho bevuto un bicchiere di Barolo. Mai più. Ho avuto un hangover tremendo».
È fuori davvero?
«È la prima volta nella mia vita che mi amo. E se una cosa mi fa male, la elimino. Non voglio che niente più mi destabilizzi. Alla Fernanda di allora direi: chiedi aiuto e impara ad amarti».
Com’è andata l’infanzia?
«Da piccola ero bullizzata. Mi è servito per quando sono entrata nel mondo della moda e mi dicevano che ero una balena. I bulli veri sono lì».
Lei è stata molto criticata su Instagram quando ha dichiarato di aver perso 10 chili con una dieta fai da te.
«Sono dimagrita perché con la premenopausa ero gonfiata. Da modella ero sei chili in meno. Mi dicevano: “Sei brutta come una cassiera, hai il naso da scimmia”. Una sera a Roma si siede di fianco a me un tipo e mi fissa: “Sono un chirurgo plastico. Il tuo naso è stato il più richiesto quest’anno”».
Com’era essere una modella di successo?
«Fino ai 21 anni non avevo una casa. Era sempre Milano-Parigi- New York. Il papà di Joaquin l’ho conosciuto quando facevo la scalinata della moda per Armani, era un produttore fotografico. Sono rimasta in Italia per amore».
È in quel periodo che prova le droghe?
«Negli anni 90 mi sa che ci siamo caduti un po’ tutti».
Quante follie hanno fatto gli uomini per lei?
«Più che altro quante ne ho fatte io».
Una?
«Ero pazza di Vieri (sono stati due anni insieme, ndr), era un orsacchiotto. Doveva andare in ritiro e io ero Miami. Allora ho preso un volo con mille scali invece di salire sul mio diretto pur di vederlo in tempo. Ridevamo tanto insieme».
Tra i suoi ex anche Adrien Brody.
«Gli ho spezzato il cuore».
Pazza.
«Io abitavo a New York, lui a Los Angeles. Mi ha portato a vedere una casa a Malibù per noi. E c’era una stanza per i bambini. E io avevo 18 anni… sono scappata».
Lui era in un momento pazzesco di carriera.
«L’ho accompagnato alla festa degli Oscar».
È sempre attratta dalle donne?
«Il corpo delle donne è più bello di quello degli uomini. Ho baciato una donna, si chiamava Chiara, ma non sono andata oltre, perché sono etero. Siamo rimaste amiche».
5 agosto 2025
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