Un 34enne di Pederobba, Niccolò Martini, è stato trovato morto all’alba di oggi, 5 agosto, all’interno di un’abitazione disabitata di Montebelluna, in via Col Moschin, che lui utilizzava come rifugio. Ad ucciderlo sarebbe stato il fumo e le esalazioni tossiche generate da un incendio divampato in casa, al pianterreno, la cui origine è al momento ignota. Martini si trovava al primo piano dell’edificio. A dare l’allarme al 115, intorno alle 6.30, sono stati alcuni residenti che hanno visto del fumo uscire dalla villetta. Quando i vigili del fuoco sono entrati all’interno dell’abitazione hanno estinto l’incendio e una volta saliti al primo piano hanno fatto la tragica scoperta del corpo del 34enne. In via Col Moschin sono intervenuti medico e infermieri del Suem 118 che nonostante i vari tentativi di rianimazione, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Le cause dell’incendio sono in corso di valutazione da parte dei tecnici dei vigili del fuoco: non si esclude una candela o sigaretta lasciata accesa. In via Col Moschin sono intervenuti anche i carabinieri di Montebelluna, con il nucleo di polizia scientifica. Al vaglio degli investigatori i filmati delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Niccolò Martini, nato a Perm (in Russia) il 25 febbraio 1991, viveva in via Cal Granda a Pederobba. L’uomo si era sposato nel 2018. Lascia i genitori adottivi Aldo Martini ed Elena Canello e un fratello che è stato avvertito nella mattinata di oggi di quanto avvenuto.

L'intervento dei vigili del fuoco a Montebelluna