L’ho scoperto per caso, come spesso succede con le cose belle: scrollando sui social, mi ha colpito l’immagine di un gruppo di persone in bici, ma non in modalità “competizione”. Camicie colorate, caschi addobbati, sorrisi larghi e atmosfera da festa. Good vibes su due ruote. Tra le decine di post che mi scorrono davanti ogni giorno su bici e ciclisti, questo mi ha preso. Click.

pedaleo festival

Il Pedaleo Festival, “european bike travelers gathering”, si chiama così. Zoommo sulla mappa: Neuchâtel, Svizzera, distretto dei laghi, tra Francia e Germania. Un posto da cartolina. Mi informo: ingresso 25 franchi, campeggio incluso. C’è tutto: social ride, workshop, area expo, racconti di viaggio. Mi basta. Click di nuovo, e sono dentro.

Gli organizzatori, i ragazzi di Epicos, che da anni mettono in piedi eventi gravel in giro per il mondo, propongono quattro percorsi per raggiungere Neuchâtel pedalando. Il tempo per fare tutta la strada da Como però non ce l’abbiamo. Soluzione? Treno fino a Berna e poi in bici fino al lago.

Il viaggio in treno con l’Eurocity è andato liscio. Le nostre bici stanno nel vagone 5, noi comodi nel successivo. Durante il viaggio studiamo il programma: venerdì sera e sabato pieni di attività, workshop, presentazioni e momenti di condivisione. C’è pure un’area expo con brand di bici e accessori. Insomma, promette bene.

berna in bicicletta

Arrivati a Berna, capiamo subito che la bici qui non è un intralcio, è la normalità. Dentro la stazione si può perfino entrare in bici dentro al panificio. Usciti, senza nemmeno guardare il navigatore, seguiamo i cartelli rossi della ciclovia 94 – l’Areuse–Emme–Sihl – che ci porteranno fino a Neuchâtel.
E lì inizia la magia. Pedaliamo tra boschi, lungo fiumi, attraversiamo giardini di frutta e campi di verdura. Il paesaggio cambia, ma la sensazione resta: che bello pedalare in Svizzera.

Verso la fine del percorso, spuntano dei cartelli “Pedaleo” messi dal comune per aiutare i cicloviaggiatori a orientarsi. Piccoli gesti, grandi segnali.

Arriviamo al festival e lo scenario è semplicemente da sogno: la riva del Lago di Neuchâtel – il più grande lago interamente in territorio svizzero – con spiaggia, tende, biciclette ovunque, gente che chiacchiera, sorride, si racconta. Sembra una vacanza al mare, circondati di ciclisti.

Ci accoglie Janosch Wintermantel, ideatore e organizzatore del festival. Dopo anni a lavorare per un grosso brand e a organizzare gare gravel in mezzo mondo, ha scommesso su un evento diverso: non la performance, ma l’incontro. “Volevamo organizzare un weekend fatto di ricordi e connessioni” ci dice. “Il lago era fondamentale. Serviva un posto bello, accessibile, vicino a Germania, Francia e Italia. E l’ente del turismo di Jura&Tre Laghi ci ha dato una mano per trovarlo”.

E la scommessa ha funzionato. Alla prima edizione del festival dei cicloviaggiatori europeai sono arrivati ciclisti dalla Francia, Germania, Italia, perfino Spagna. Janosch sogna che il festival diventi un motivo per programmare una settimana di viaggio in bici, verso o da Pedaleo. L’obiettivo? Più persone che scoprono il mondo pedalando. Perché – dice lui – “ne abbiamo bisogno, noi e i territori che attraversiamo”.

Ci concediamo un salto a piedi nel centro di Neuchâtel. Una città elegante e viva, con il suo castello medievale che domina dall’alto, mille scale che collegano i vari livelli della città, architetture in pietra giallo ocra e scorci che sanno di storia e ricchezza. Giusto il tempo per gustare un pezzo del celebre cioccolato di Philippe Suchard, fondatore dell’omonima fabbrica nata proprio qui nel 1826 e genio dell’industria dolciaria svizzera, poi si torna al festival per un social ride con altri partecipanti: un bel modo per scoprire i dintorni pedalando in compagnia.

pedaleo festival area talks

Nel programma dei talk, ci sono nomi importanti dell’ultracycling e delle avventure in bici. Quinda Verheul, che ha attraversato il Sudamerica in bikepacking; Giulia Baroncini, che condivide la sua esperienza di viaggio solitaria; Wiebke Lühmann, che ha pedalato da Freiburg a Cape Town – 20.000 km attraverso l’Africa; Tobias Renggli, giovane svizzero che ha scalato le montagne più alte d’Europa in bici e a piedi; Marei Moldenhauer, che racconta il viaggio come strumento di trasformazione personale; Robin Gemperle, che spiega come ha vinto il Tour Divide.

Tra i workshop, uno spazio utile e pratico con Ride with GPS per imparare i trucchi della pianificazione dei percorsi, e un altro su come raccontare i propri viaggi con la fotografia, anche con lo smartphone.

Poi arriva il tramonto. Una birra in mano, il fuoco acceso sotto le lucine, chiacchiere lente e risate leggere. E infine, i fuochi d’artificio. No, non erano solo per noi, ma li abbiamo presi come un regalo. È il 1° agosto, si festeggia la fondazione della Confederazione in Svizzera, e sul riflesso del lago esplodono mille colori.

La prima edizione di Pedaleo, festival europeo dei cicloviaggiatori è stato speciale. La location, nel cuore dell’Europa, è semplicemente impeccabile: un grande parco affacciato sul lago, a due passi dal centro città, perfetto per ospitare un evento che unisce chi ama la natura e avventura. Gli organizzatori hanno saputo arricchire il programma con contenuti di qualità, speaker ispiranti, attività coinvolgenti e tanti momenti per stare insieme. La città e il territorio hanno creduto fin da subito nel valore di questo evento, e il caloroso benvenuto ricevuto ne è stata la conferma più evidente.

Ora non resta che attendere le date della seconda edizione di Pedaleo e, naturalmente, le tracce che gli organizzatori proporranno per raggiungere il festival pedalando.

Ah, quasi dimenticavo: è stato davvero bello partecipare a un evento ciclistico dove la meta dei partecipanti erano donne. Un segnale forte di come il mondo di bikepacking stia diventando sempre più inclusivo.

Nota pratica per chi vuole pedalare in Svizzera

La Svizzera è una destinazione ideale per il cicloturismo grazie alla rete perfettamente segnalata e mantenuta di percorsi nazionali, regionali e locali. Tutte le informazioni aggiornate – mappe, tappe, dislivelli, punti di interesse e alloggi – si trovano su SchweizMobil, la piattaforma ufficiale per la mobilità lenta in Svizzera. Facile da usare anche da smartphone, SchweizMobil è una vera bussola digitale per ogni viaggiatore.

Inoltre, con lo Swiss Travel Pass è possibile utilizzare liberamente treni, autobus, battelli e mezzi pubblici in tutto il Paese, oltre ad accedere gratuitamente a oltre 500 musei. Una soluzione ideale per combinare bici, cultura e spostamenti senza stress.