La conferenza di presentazione della fusione tra le due società calcistiche Bocar Juniors e Corbola, che si è svolta lunedì pomeriggio allo stadio ‘Bressan’ del quartiere Borgo Dolomiti, il quartier generale rossonero, è stata anche l’occasione per un focus su un’annosa questione: il futuro del complesso sportivo “Gino Bertuzzi-Nico Frizzarin” di via Sampieri, da tutti conosciuto come ‘il campo della Coop’ (per via della vicinanza all’omonimo supermercato).
La struttura, che comprende un campo da calcetto in erba sintetica (l’unica in città), un campo in erba naturale, un terreno sabbioso da beach volley, gli spogliatoi e due manufatti (uno dei quali un tempo adibito a bar), è ormai abbandonata e preda ai vandalismi da sette anni, sebbene ad inizio 2023 sia stata rifatta dalla giunta Barbierato la pavimentazione del sintetico.
Così, alla luce della continua crescita del suo Bocar Juniors e del bisogno di nuovi campi, il presidente Tito Livio Franzolin ha chiesto ‘live’ il suo utilizzo al sindaco di Adria Massimo Barbujani. “Non sappiamo più dove far giocare i nostri ragazzi – l’invocazione del patron – e non vorremmo mai escludere qualcuno per la mancanza di spazi. Da qui la nostra richiesta al sindaco”.
Il quale, presente alla conferenza, ha spiegato una questione da lui ben conosciuta e oggetto di diverse sue interrogazioni ai tempi da consigliere. “Ho chiesto agli uffici un’accelerazione – ha allargato le braccia ‘Bobo’ – speriamo che ci sia dal 1 settembre, con l’arrivo del nuovo dirigente. Non usare il campo della Coop è vergognoso e paradossale, ma non potevamo fare altrimenti dovendo dare priorità ai progetti legati al Pnrr. Fosse stato per me avrei dato subito il via libera e, infatti, fino al 2018, durante la mia legislatura, l’impianto era aperto: poi, però, qualcuno in quell’anno l’ha chiuso e la riapertura, causa burocrazia, non è mai così facile”.
“Il bando negli anni scorsi è andato più volte deserto? Forse non era quello giusto per riqualificare l’area – la riflessione del sindaco – l’obbligo contestuale di aprire il bar rendeva il complesso sportivo poco appetibile e, infatti, nel nuovo bando non dovrà essere inserito. Anzi, si potrebbero sfruttare le potenzialità dell’area per altri sport, come il padel. In ogni caso abbiamo effettuato le ispezioni e presto accelereremo”, la fiducia di Barbujani. Alla richiesta di Franzolin si è unito il delegato provinciale Figc Luca Pastorello. “Spero di cuore che il Comune trovi una soluzione – l’auspicio – sarebbe impensabile chiudere le porte ad un bambino a causa della mancanza di spazi. Anche perché in quel complesso sono state investite recentemente delle risorse e lasciarlo lì fermo sarebbe davvero un peccato”.