MILANO (Reuters) -L’incasso dalla vendita di Iveco e della sua divisione difesa andranno a rafforzare il fondo per acquisizioni della famiglia Agnelli, ma la dinastia italiana non avrà bisogno di attendere questi soldi per realizzare un’importante operazione.
Lo ha riferito una fonte con conoscenza diretta della questione.
La liquidità di Exor – la società di investimento degli Agnelli – è oggetto di attenzione da parte degli investitori da quando, a febbraio, ha ceduto parte della propria partecipazione in Ferrari, affermando che avrebbe potuto utilizzare i proventi per un’importante acquisizione qualora se ne fosse presentata l’occasione.
A marzo Exor ha indicato come settori preferenziali per i futuri investimenti sono il tech, l’healthcare e il lusso, ma non ha escluso altre opportunità.
La vendita di Iveco e della divisione difesa porterà le disponibilità di Exor a oltre 4 miliardi di euro, secondo i calcoli di Reuters.
La fonte ha riferito a Reuters che le operazioni non influenzeranno immediatamente il processo di valutazione degli investimenti da parte di Exor, anche se i fondi faciliterebbero eventuali acquisizioni di rilievo.
Le due operazioni su Iveco non saranno completate prima del prossimo anno.
Un portavoce di Exor non ha commentato.
La settimana scorsa Tata Motors ha raggiunto un accordo per l’acquisto di Iveco in un’operazione che valuta il produttore di camion e autobus 3,8 miliardi di euro. Iveco ha inoltre concordato la vendita della divisione di difesa Ivd a Leonardo per un valore di 1,7 miliardi di euro.
Exor, che detiene una partecipazione di controllo del 27,1% in Iveco, incasserà complessivamente circa 1,5 miliardi dalle due operazioni. Questi si aggiungeranno ai fondi esistenti destinati agli investimenti, del valore di circa 2,6 miliardi di euro.
(Tradotto da Agnese Napoletti, editing Giancarlo Navach)