Con l’arrivo in città del set di “Doc-Nelle tue mani” Torino si candida seriamente a diventare la capitale del medical drama italiano mettendo la ciliegina su una torta la cui ricetta vincente era già rappresentata dal successo di “Cuori”. E, l’attesa per l’inizio della terza stagione sta per finire dato che la Rai ha stabilito il calendario ufficiale delle fiction ponendo il ritorno delle imprese dei dottori torinesi, sulla rete ammiraglia, dal 21 settembre ogni domenica fino al 26 ottobre.

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Tra i tanti colpi di scena, primo fra tutti l’uscita dalla serie di Daniele Pecci, ovvero del professor Corvara, da cui tutta la storia ebbe origine, sostituito da Luciano La Rosa interpretato da Fausto Maria Sciarappa. E, soprattutto, l’ingresso di Gregorio Fois, rappresentato da Giorgio Scarpati, un personaggio che si ispira niente di meno che alla figura di Gustavo Rol. Esatto, del sensitivo e mentalista di Torino che pare desse consigli anche a Federico Fellini e all’Avvocato Agnelli.

Una delle figure più enigmatiche e allo stesso tempo affascinanti della storia moderna della capitale sabauda, contemporaneo ai fatti in cui la terza stagione di “Cuori” si svolge, esattamente vent’anni prima della sua morte avvenuta nel 1994. La fiction, infatti, fa un balzo avanti rispetto alle precedenti stagioni, portando lo spettatore dagli anni Sessanta alla Torino del 1974, sempre sullo sfondo dell’ospedale Molinette. Qui il cardiochirurgo Alberto Ferraris (Matteo Martari) e la cardiologa Delia Brunello (Pilar Fogliati) finalmente hanno coronato la loro complessa storia amorosa con il matrimonio.

Sul lavoro insieme continuano con passione a innovare la medicina, fra la nascita della terapia intensiva, i nuovi bypass coronarici e i primi esperimenti di angioplastica. A “vegliare” su tutto e tutti proprio lui, Fois-Rol. «Rois è un sensitivo che vede in anticipo qualcosa su ciò che succederà – ha spiegato l’attore -. Questo è l’aspetto che più forse mi ha colpito, vedo i personaggi e faccio delle osservazioni un po’ inappropriate».

Sul set «facevo la stessa cosa. Quando non giravamo, guardavo negli occhi le persone mettendole in difficoltà come fa Fois» ha raccontato Scarpati sorridendo. Nel preparare il personaggio, «ho curato molto anche il suo aspetto, la postura, il modo di porsi». Parole che aggiungono curiosità intorno a un personaggio già misterioso di per sé che più passano gli anni, più diventa leggendario, tanto che la sua casa di via Silvio Pellico a Torino, di fronte al Parco del Valentino, è sempre più meta di pellegrinaggio da parte dei turisti.

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