Roberto Calasso, l’uomo dietro l’editore
Roberto Calasso emerge da queste pagine con una doppia luce: quella dell’editore colto, esigente, dedito alla parola scritta come a un culto quotidiano, e quella dell’uomo curioso, ironico, attentissimo a ciò che lo circonda. Il suo amore per la forma – la parola giusta, la virgola precisa, l’edizione perfetta – non è mania, ma dedizione assoluta alla bellezza. Anna Katharina Fröhlich non lo trasfigura mai, ma lo ritrae con affetto e precisione.

Con uno sguardo che non indulge mai nel sentimentalismo, l’autrice descrive la tensione dell’attesa, il silenzio, l’imprevedibilità dell’uomo che ha fatto della riservatezza una cifra, e dell’editoria un’arte assoluta. Il suo metodo di lavoro, la precisione quasi maniacale, l’attenzione al linguaggio, rivelano un’etica della forma che attraversa anche la sua vita privata.

Anna Katharina Fröhlich lo osserva con l’attenzione di chi ama davvero: conosce le sue fissazioni, ne intuisce le inquietudini, lo racconta senza mai tradirne il mistero. C’è qualcosa di tenero, e insieme di lucidissimo, nel modo in cui la scrittrice restituisce la sua presenza. Lo vede, lo ascolta, lo capisce – e nel farlo, ce lo restituisce più vivo che mai.