Dopo tre anni dall’exploit della prima stagione, Mercoledì 2 arriva a calcare i pavimenti scricchiolanti della Nevermore Academy, con la stessa grazia macabra e implacabile che l’ha resa un fenomeno globale. Jenna Ortega indossa nuovamente le vesti nere dell’anti-eroina della famiglia Addams e, come un valzer gotico, ci invita a un gioco contorto e soprannaturale. In questa nuova stagione, che arriverà su Netflix in due parti, la prima dal 6 agosto e la seconda dal 3 settembre, con Tim Burton alla regia e i creatori Alfred Gough e Miles Millar a tesserne la storia, verranno appagati i desideri dei fan più devoti. O forse no.
Mercoledì non è un’adolescente qualunque. È una ragazza che ama la solitudine, scrive da anni un romanzo che sfida anche gli editor più affilati, questo perché scrive con la carne, metaforicamente parlando, ma non è avvezza alle smancerie, non cerca redenzione, né approvazione, ha tendenze omicide, gode nel torturare il prossimo, possiede una grande fascinazione per la morte, il macabro, e un controllo emotivo che sfiora il masochismo. La sua famiglia riflette le sue stesse pastoie culturali, e visive, e torna a risplendere nel buio più plumbeo: Morticia, Gomez, Pugsley, Zio Fester, Lurch e l’immancabile Mano, con le sue cicatrici e la sua estetica da creatura frankensteiniana. Un nuovo membro della famiglia arriverà a regalare nuove vette di macabro: la nonna Hester, interpretata da Joanna Lumley, che si può ammirare nella sua versione ispirata alla Moglie di Frankenstein, con un’acconciatura argentea, sollevata e severa. Un personaggio molto vicino a Mercoledì che porterà non poco scompiglio in famiglia.
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Il ritorno di Mercoledì
Nella pausa estiva, che l’ha separata dalla Nevermore, Mercoledì si è dedicata a inspessire i suoi poteri psichici. Ed è qui che la ritroviamo, a imbracciare il libro degli incantesimi di Goody, e a fare quello che le riesce meglio: seguire le tracce, come in una fiaba di Charles Perrault, ma di sangue rappreso. Al suo ritorno a scuola, Mercoledì deve fare i conti con la sua fama, totalmente disattesa: le vicende con Joseph Crackstone, fanatico religioso del XVII secolo, hanno contributo a incrementare in maniera esponenziale la sua notorietà. Ma quel nuovo livello di attenzioni, apprezzamenti e idolatrie rendono Mercoledì più respingente e decisa ad allontanare ogni fanatico e ammiratrice che osi anche solo avvicinarsi troppo.
Un nuovo preside è approdato in sostituzione di Larissa Weems, ed è Barry Dort, interpretato da Steve Buscemi, che ha tutte le intenzioni di far tornare la scuola al suo rinomato splendore. Nuovi personaggi compongono la schiera di questa tavola ouija dei reietti, le cui parole sono ancora un cifrario scomposto e incomprensibile, ma che, segreto dopo segreto, cominceranno ad acquistare senso. La scuola ha i suoi segreti, e uno in particolare inizia a risvegliarsi proprio con il suo ritorno. In questo nuovo capitolo, nulla è davvero come sembra, e nemmeno Mercoledì è immune alle crepe che si formano nel suo guscio.