In occasione dell’evento “Two Yamahas, One Passion” abbiamo avuto modo di conoscere numerose figure fondamentali del mondo Yamaha, sia per quel che riguarda la parte Music, sia ovviamente quella legata alle due ruote. Tra queste spicca quella di Paolo Pavesio, Managing Director di Yamaha Motor Racing, ruolo che ricopre da quest’anno avendo preso il posto di Lin Jarvis dopo aver lavorato nella Divisione Motorsport della Casa dei tre diapason per oltre un decennio. Durante la visita al Campus Yamaha, ci ha spiegato la particolare situazione del marchio giapponese in MotoGP, dove è in corso una fase di transizione verso la rivoluzione rappresentata sia dal nuovo motore V4 che prenderà il posto del 4 in linea, sia dal nuovo regolamento che arriverà nel 2027 con moto che passeranno a 850 cm³.

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Pavesio: “Vogliamo tornare a vincere, ma c’è già stato un passo in avanti”

Parlando della stagione in corso, in cui Fabio Quartararo ha portato la M1 sia in pole position che sul podio senza però riuscire ad occupare con costanza le prime posizioni, Pavesio ha guardato il bicchiere mezzo pieno: “E’ innegabile, non siamo ancora dove vorremmo perché il nostro obiettivo è quello di tornare a vincere, ma rispetto alla passata stagione c’è stato un passo in avanti importante. Essere tornati ad avere quattro moto in griglia con l’arrivo del team Prima Pramac come seconda squadra Factory è stato fondamentale per crescere, così come lo è avere un junior team in Moto2. Da questo punto di vista siamo molto soddisfatti del nostro operato”.

Soddisfazione che, pensando al futuro, rende ottimisti per quel che riguarda i cambi regolamentari che avverranno nella MotoGP del 2027, pur rappresentando un’ulteriore sfida per Yamaha: “Chiaramente stiamo già pensando alla moto del 2027 conforme al nuovo regolamento, ma nel frattempo dobbiamo sviluppare il motore V4 senza abbandonare l’attuale M1 impegnata in gara quest’anno. E’ qualcosa di molto impegnativo perché è come avere tre moto diverse su cui lavorare per un singolo campionato e non è facile dare il giusto supporto a tutti e tre i progetti, ma fortunatamente ci stiamo riuscendo”, ha aggiunto evidenziando l’importanza dell’essere a stretto contatto con gli altri settori della Casa di Iwata. “Il rapporto con Luca Marmorini (motorista Yamaha MotoGP, ndr) è ottimo, così come lo è con la filiale giapponese. In più, lavorare e avere a che fare con i vari settori racing come Superbike, MXGP e Rally ci permette anche di essere più creativi e di sviluppare più in fretta i progetti grazie alla condivisione delle idee con persone specializzate in altri campi. Anche per questo, sono sicuro di poter arrivare presto dove meritiamo di stare”.

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