Jurgen Foré aggiunge nuovi dettagli riguardo al trasferimento di Remco Evenepoel dalla Soudal Quick-Step alla Red Bull-Bora-hansgrohe. Dopo mesi di voci e indiscrezioni, due giorni fa è stato ufficializzato l’addio del campione olimpico alla formazione belga con un anno di anticipo sulla scadenza del suo contratto per permettergli di accasarsi alla compagine tedesca, con le tre parti che sono quindi riuscite a trovare un accordo economico (si parla di 2 milioni di €, ma la cifra potrebbe essere anche superiore) ed evitare così le vie legali. In un’intervista a Het Nieuwsblad, il nuovo general manager del Wolfpack ha svelato alcuni retroscena riguardo l’addio di Evenepoel, a partire dalla mancata discussione riguardo il suo rinnovo con il team.
“La sua situazione contrattuale è stata discussa durante i Mondiali dello scorso anno e anche alla fine dell’anno – ha dichiarato Foré – Dopo di che, c’è stato un periodo di silenzio e ci siamo concentrati sulla riabilitazione di Remco e sul suo ritorno alle gare. La nostra intenzione era quella di sederci insieme dopo il Tour e vedere cosa avrebbe riservato il futuro. Ma alla fine non è successo“.
“All’inizio di giugno, Remco ci ha comunicato che vedeva il suo futuro in un’altra squadra a partire dal 2027 – ha proseguito il general manager – A quel punto è sorta la domanda se potesse correre per un’altra squadra nel 2026. Ciò sarebbe potuto avvenire in modo amichevole o attraverso modalità più complesse? Ci siamo consultati con i nostri sponsor e con la proprietà della squadra. Poiché non era la prima volta, le cose hanno iniziato a diventare difficili per la squadra e abbiamo capito che non c’era via d’uscita. Alla fine della scorsa settimana abbiamo deciso che era meglio procedere in questo modo“.
Foré ha preferito non rivelare la cifra ricevuta dalla squadra per liberare Evenepoel con un anno di anticipo: “Non discuteremo delle somme, ma si tratta di un importo equo – ha aggiunto a Sporza – Sebbene sponsor come Soudal preferirebbero che il contratto venisse rispettato, abbiamo deciso di non adire le vie legali. Né noi né i nostri sponsor volevamo arrivare in tribunale. Vogliamo andare avanti con la nostra squadra. Se qualcuno non vuole più farne parte, a un certo punto bisogna accettarlo e guardare avanti. Voglio voltare pagina ora e avere fiducia nella squadra. Siamo in attività da 23 anni e abbiamo scritto molti capitoli. Questo è solo uno di essi”.
Il general manager è concentrato sul CicloMercato per la prossima stagione, ma guarda anche più avanti: “Per il prossimo anno, abbiamo principalmente rafforzato il nucleo della squadra con corridori versatili. Quest’anno i risultati sono già stati molto migliori, ma fa ancora male non essere riusciti a lasciare il segno al Giro delle Fiandre e alla Parigi-Roubaix. Ma questo non diminuisce la nostra ambizione di vincere tappe nei Grandi Giri, e ora abbiamo anche acquisito le conoscenze necessarie per puntare alla classifica generale. Nel 2026 non ci sono molti scalatori sul mercato, ma nel 2027 ce ne saranno. Vedremo quali passi potremo compiere in questa direzione“.