Uscito quasi nel silenzio nel 2020 e travolto dalla pandemia, questo film di cui vi vogliamo parlare oggi è uno di quei film che rischiavano di sparire nel mare magnum delle uscite horror di medio profilo. Snobbato all’epoca e penalizzato da un marketing fuorviante, oggi sta finalmente trovando il suo pubblico, trasformandosi in un cult silenzioso grazie al passaparola tra appassionati. E no, non ha nulla a che vedere con altri titoli dal nome simile come Slender Man o The Bye-Bye Man: si tratta di un horror maturo, disturbante e sorprendentemente ambizioso. Parliamo di The Empty Man.
Diretto e scritto da David Prior — al suo primo lungometraggio — e tratto dal fumetto omonimo di Cullen Bunn e Vanesa R. Del Rey, The Empty Man si apre con una lunga sequenza ambientata in Bhutan nel 1995, dove quattro escursionisti si imbattono in un misterioso scheletro umano. La scoperta scatena una reazione brutale: uno di loro viene accoltellato, un altro sgozzato, e infine una ragazza si getta da una scogliera. Un prologo glaciale e scioccante che imposta il tono del film.
La vicenda si sposta poi nel Missouri del 2018. Qui seguiamo James Lasombra (James Badge Dale), un ex detective tormentato dalla perdita della moglie e del figlio, che indaga sulla scomparsa di una ragazza legata a una setta chiamata Pontifex Institute. Secondo una leggenda urbana, l’Empty Man appare se si soffia dentro una bottiglia su un ponte pensando a lui. Ma la realtà si rivelerà ben più complessa, e James finirà per scoprire che la connessione con questa entità è molto più personale di quanto immagini.
Lontano dai facili jump scare, The Empty Man costruisce un’atmosfera opprimente e inquietante grazie a una regia ispirata, un uso sapiente della luce e un ritmo narrativo che ricorda le migliori creepypasta. Con un rating “R”, non risparmia sequenze violente e disturbanti, come quella in cui una ragazza si uccide trafiggendosi la gola con delle forbici. Il film prende una svolta inaspettata quando James entra in contatto con la setta, innescando un processo di progressiva perdita di controllo – che non vi sveliamo in caso non l’abbiate visto e vogliate recuperarlo. Il risultato è un horror esistenziale che lavora sui traumi più profondi, ricordando per certi versi il tono di The Ring, ma evitando ogni formula preconfezionata.
The Empty Man è stato ignorato da molti all’uscita — anche per colpa di una promozione che lo posizionava erroneamente — ma oggi può contare su una rivalutazione critica: ha ottenuto il 76% su Rotten Tomatoes e viene spesso citato tra i migliori horror degli ultimi anni a tema culti e presenze sovrannaturali. Perfetto da riscoprire in vista della stagione autunnale, è disponibile in streaming su Disney+.
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