Il motociclismo piange due personaggi speciali: l’italiano Genunzio
Silvagni, che era un’icona del motociclismo romagnolo, e l’ex-pilota
canadese Michelle Duff: che era Mike prima di cambiare sesso nel 1987 e
tra i grandi del mondiale anni Sessanta
6 agosto 2025
Negli stessi giorni piangiamo due piloti che molti hanno amato. L’italiano Genunzio Silvagni si è spento lunedì scorso 4 agosto, a 89 anni, per un malore in spiaggia a Lido Adriano. In una giornata di relax con la moglie Mara, che lo ha visto entrare in acqua col sorriso e poco dopo ha avuto un malore quando Genunzio è stato tratto a riva e soccorso, invano.
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Originario di Fiumana di Predappio, Silvagni aveva iniziato a correre nel 1952 su Gilera 150, con regolarità e gimcane. Nel 1954 debuttò nella velocità con Morini Settebello 175, poi le Laverda fino al 1957 prima di passare sulle MV Agusta 125 e 175. Tra il 1959 e il 1961 fu pilota ufficiale della Motobi dove ritrovò il grande Primo Zanzani, che lo aveva sostenuto fin dagli inizi.
In sette anni di corse Silvagni ha conquistato tre campionati Italiani con un record: mai una caduta. Dal ’61 non era più salito sopra una moto, ma era rimasto tra i protagonisti del motorsport come organizzatore e come navigatore in auto. Soprattutto come ”anima” del racing team forlivese Le Fonti, al quale mancherà moltissimo. Alla moglie e ai figli arrivi l’abbraccio della redazione tutta.
Il canadese Mike Duff fu pilota di alto livello: nel 1965 con la Yamaha fu vice campione del mondo nella classe 250 alle spalle di Phil Read, quasi sempre sul podio con il suo celebre caposquadra e vincitore del GP di Finlandia. L’anno prima aveva già trionfato a Spa, in Belgio, battendo Redman (Honda) e stabilendo un giro record alla media di 193,5 orari. Nella stagione ’65 aveva corso e vinto (ad Assen) anche in 125 con la Yamaha bicilindrica ufficiale.
Classe 1939, il canadese di Toronto aveva iniziato nel ‘57 con le gare in patria e poi nel ’61 nel mondiale (Matchless G50 e AJS 7R). Ha corso fino al 1969, nel ’67 ebbe un grosso incidente che gli costò sei mesi all’ospedale, vinse diversi titoli nazionali. Appeso il caso al chiodo, Mike fece parlare di sé quando decise di cambiare sesso: nel 1987 divenne Michelle e cambiò vita, diventando anche scrittrice di romanzi ambientati nelle mondo delle corse di moto. Michelle è morta alla fine di luglio, per malattia, all’età di 86 anni.