Gina Carano aveva querelato Disney e Lucasfilm per il suo “licenziamento senza giusta causa” da The Mandalorian, causato dalle sue dichiarazioni sui social. C’è stato un risarcimento concordato (non rivelato). Ecco stralci dei comunicati dell’attrice e della Lucasfilm.

Dopo un anno e mezzo, la causa intentata da Gina Carano alla Disney / Lucasfilm si è risolta con un risarcimento non rivelato, accompagnato da dichiarazioni pubbliche di entrambe le parti sulla questione. Se ricordate, Carano accusava la Lucasfilm di essere stata licenziata da The Mandalorian solo per le sue opinioni politiche di destra espresse sui social, quando lo stesso trattamento non era stato riservato a Pedro Pascal, per opinioni di segno opposto ma altrettanto veementi. Alla fine non si è arrivati in tribunale: secondo qualcuno la Disney, in un clima politico orientato a maggioranza in una certa direzione, ha ritenuto opportuno chiudere la questione prima di una ribalta eccessiva.

Gina Carano ottiene il risarcimento dalla Disney: “Sì, sto sorridendo”

La questione era legalmente spinosa: anche se Gina Carano non aveva ancora firmato contratti per riprendere il ruolo di Cara Dune nella terza stagione di The Mandalorian e nello spin-off (poi cancellato) Rangers of the New Republic, la Lucasfilm prese pubblicamente le distanze da lei in modo ufficiale. Un “licenziamento” tecnicamente non c’era, ma Carano denunciò un’ostracizzazione pubblica che ne avrebbe danneggiato la carriera. Non nuova a opinioni di destra (e/ o no vax) sui suoi account social, Carano scrisse che la sinistra alimentava un clima di odio verso chi la pensava diversamente, trattando gli oppositori politici come i Nazisti trattavano gli ebrei. Questa fu la goccia che fece traboccare il vaso e spinse la Disney a troncare ogni rapporto di lavoro con l’attrice, che già prima aveva preso in giro l’uso dei pronomi per la comunità LGBTQ+ e si era rifiutata di scusarsi. La causa partita all’inizio del 2024 è stata patrocinata da Elon Musk, che ora Carano ringrazia nel suo comunicato stampa sulla vicenda.

Ho raggiunto un accordo con la Disney/Lucasfilm che credo sia l’esito migliore per tutte le parti in causa. Spero che si riveli curativo per la Forza.

Vorrei estendere la mia più profonda gratitudine a Elon Musk, un uomo che non ho mai incontrato, che è stato un Buon Samaritano, investendo nella mia causa legale. Grazie a Mr. Musk e X per aver sostenuto il mio caso, senza chiedere nulla in cambio.

Ai miei legali Schaerr/Jafffe che mi hanno condotto in questo territorio ignoto: grazie per la vostra saggezza e la vostra guida.

Mi sento umile e grata a Dio per il Suo amore e per avermi graziato con questo esito.

Vorrei anche ringraziare tutti voi che mi hanno mostrato sostegno costante nella mia vita e nella mia carriera, siete il battito che ha mantenuto viva la mia storia. Spero di rendervi fieri.

Non vedo l’ora di voltare pagina e passare al prossimo capitolo. Desidero ancora rimanere nel campo artistico, dove spero vi unirete a me.

Sì, sto sorridendo.

E la Disney / Lucasfilm? Nel comunicato suona strategicamente e volutamente irriconoscibile rispetto a qualche anno fa: “Conclusa la causa, valutiamo possibilità di collaborazione con ms. Carano nel prossimo futuro. Abbiamo raggiunto un accordo con Gina Carano per risolvere le questioni sollevate nella sua querela contro le compagnie. Ms. Carano è sempre stata rispettata dai suoi registi, dai coprotagonisti e dal resto dello staff, ha lavorato duramente per perfezionare la sua professionalità, trattando i suoi colleghi con gentilezza e rispetto”.

Nell’America di Trump, la major già da oltre un anno, prima ancora dell’elezione, sta operando un dietro front drastico sulla sua esposizione politica.
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