BOLOGNA – Intanto c’è Bryan Gil, 1-0 per il ragazzo spagnolo, classe 2001, l’anno passato in Liga nel Girona ma il cui cartellino appartiene al Tottenham. Gil è stato ritenuto nelle ultime ore clinicamente del tutto guarito dopo la lesione e il successivo intervento chirurgico al legamento collaterale di un ginocchio e ancora per qualche giorno continuerà a essere monitorato da un osservatore del Bologna, inviato a Londra, precisamente al centro di allenamento degli Spurs, sia da Giovanni Sartori che da Marco Di Vaio per valutare il meglio possibile anche quelle che sono le sue condizioni atletiche. E non è finita qua: il club rossoblù ha già buttato giù una bozza di intesa con Fabio Paratici, responsabile dell’area tecnica del Tottenham, che è disposto a dare Gil anche con la formula del prestito con diritto di riscatto, che può diventare obbligo solo una volta che saranno stati superati determinati paletti, per il momento solo fissati. In pratica, almeno a oggi, al Bologna resterebbe da trovare solo la quadratura del cerchio con gli agenti del nazionale spagnolo per quanto riguarda l’ingaggio, che è di poco superiore ai 2 milioni di euro netti a stagione. Che sono numeri alti per i parametri con i quali convivono sul tema i residenti di Casteldebole, è vero, ma tutto sommato superabili.

Gil in pugno, ma c’è di più…

Già, intanto c’è Gil, e non è un particolare di poco conto. Nel senso che il Bologna vuole mettersi nelle condizioni di avere le spalle coperte rendendosi conto di come il tempo stringa e di conseguenza come una volta per tutte vada fatta questa scelta. Il discorso è il seguente: Sartori e Di Vaio stanno lavorando su un altro tavolo al quale sarebbe legato un esterno che per i due uomini dell’area tecnica rossoblù rappresenterebbe la priorità. Domanda: Gil farebbe da ruota di scorta per il momento, in attesa che il Bologna capisca se potrà chiudere quello che è il suo primo obiettivo? Ora, considerare Gil una seconda scelta, con quelle che sono le sue grandi potenzialità, sarebbe da pazzi e al tempo stesso anche offensivo, e lo sanno bene gli stessi dirigenti rossoblù, che tuttavia devono prendere in considerazione anche altri punti, dalle caratteristiche tecniche e tattiche degli esterni in questione alla funzionalità dell’uno e dell’altro per la squadra e anche a quello che è il parere di Vincenzo Italiano. Che preferirebbe un destro naturale sulla fascia sinistra ma che accoglierebbe con gioia anche Gil, che da sempre gioca su quel lato nonostante sia di piede sinistro e che non certamente per caso è da tempo nel giro della nazionale spagnola, attualmente campione d’Europa, dove ha in quel ruolo autentici fenomeni.

Dopo il weekend, punto della situazione sul mercato

Gil sarà seguito negli allenamenti per altri 2 o 3 giorni, poi gli uomini dell’area tecnica del Bologna dopo aver parlato con il loro «inviato» a Londra, a casa degli Spurs, faranno il punto della situazione, anche alla luce di quelli che saranno stati gli eventuali sviluppi dell’operazione relativa all’altro esterno. Sul quale da Casteldebole almeno per il momento non hanno fatto trapelare neanche un mezzo sussurro, se non che è un calciatore che sta giocando fuori dall’Italia e non apparterrebbe nemmeno a un Paese africano, perché essendo in programma tra dicembre e gennaio la Coppa d’Africa Sartori, Di Vaio e lo stesso Italiano non vogliono perdere per più di un mese un proprio calciatore chiamato a dover giocare quella competizione. Al di là del Mister X che a oggi soltanto nei taccuini dei due dirigenti rossoblù ha un nome e un cognome, devono essere ancora ritenute buone le opzioni legate a Fabio Moreira del Saint Etienne, al brasiliano Pepè del Porto e ad Andreas Schjelderup, norvegese del Benfica.

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