Una situazione a dir poco surreale quella che si è venuta a creare solo qualche giorno fa in Sardegna. I protagonisti sono Valeria Fabrizi (Suor Costanza di Che Dio Ci Aiuti), la figlia Giorgia Giacobetti e il diretto della spiaggia di fronte alla casa delle due donne (il quale nega tutto). A raccontare tutti i dettagli che qui si riportano è La Nuova Sardegna.
Il motivo della discussione
L’accesa discussione è avvenuta a Liscia di Vacca, a Porto Cervo. Oggetto del contendere? Un ombrellone e due lettini. Tutto davanti agli occhi degli altri bagnanti. Nella fattispecie, in quell’angolo di paradiso, per tutto il mese d’agosto, per avere una postazione al mare si fa un’estrazione. Proprio così. Il motivo? L’esiguo numero di ombrelloni al cospetto dei tanti utenti dell’hotel e proprietari degli appartamenti limitrofi.
Evidentemente l’altro ieri non era il giorno fortunato dell’amata Cuor Sostanza e della figlia. Da qui la lite, talmente accesa che – scrive sempre la testata sarda – un fan è intervenuto e ha offerto “cinque o sei gocce di Lexotan” per tranquillizzare l’attrice.
“Quello che è successo ci è dispiaciuto molto, a prescindere dalla questione in sé, per i modi. Noi siamo innamorate della Sardegna, ci veniamo ogni anno, e non capisco come figure del genere possano permettersi di rivolgersi alle persone con maleducazione”, le parole di Giorgia Giacobetti. “In 88 anni non mi era mai successa una cosa del genere, è stato un episodio sgradevolissimo”, il commento di Fabrizi.
La brutta frase e il mancamento
Stando al loro racconto, tutto è peggiorato quando hanno intimato al rappresentante dell’hotel che avrebbero fatto sapere tutto ai giornali. A quel punto il personale le avrebbe invitate a “infilarsi il giornale in quel posto”. Una frase molto sgradevole e che ha fatto immediatamente reagire la figlia dell’attrice (nata dall’amore tra Fabrizi e Giovanni Giacobetti, cantante e contrabassista italiano morto nell’ormai lontano 1988).
“Sono stata aggredita verbalmente davanti a tutti e mia madre, poco distante, si è sentita male”, ha raccontato Giorgia. Valeria Fabrizi invece, dopo essersi riprese: “Sì, mi ha scossa. Io continuo ad amare la Sardegna, ma credo che persone e comportamenti del genere non le facciano bene”, le parole di Fabrizi che spiega di aver sempre avuto libero accesso (dietro il pagamento di una quota, non proprio bassa).
La replica del direttore della struttura
Il direttore della struttura – che ha competenza su lettini e ombrelloni nell’area di fronte allo specchio d’acqua – rispedisce alle mittenti ogni accusa. Precisamente nega l’accaduto e afferma di aver semplicemente fatto presente che quel posto risultava già assegnato a un’altra persona. Il metodo di sorteggio, sostiene, si è reso indispensabile vista la disponibilità di poco più di 30 ombrelloni tra arenile e prato a fronte di oltre 100 ospiti tra l’albergo e le strutture ricettive circostanti.
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Il responsabile, che non vuole comparire in pubblico, riferisce anzi di insulti da parte della figlia dell’attrice nei confronti dei sardi. E infine sottolinea che l’occupazione non autorizzata di ombrellone o sdraio costituisce reato secondo il Codice della Navigazione. Dove sarà la verità?