Il Paese lusitano è il secondo in Europa, dopo la Spagna, a tutelare per legge il dolore mestruale invalidante. Il provvedimento impone al servizio sanitario pubblico di assicurare diagnosi gratuite, terapie dedicate e rimborsi farmacologici, con linee guida cliniche da definire entro novanta giorni.

Impatto sul mondo scolastico

La misura introduce per le studentesse il diritto a “assenza giustificata” fino a tre giorni al mese senza ripercussioni sul percorso formativo. È sufficiente una diagnosi clinica iniziale; non è richiesto un certificato ogni mese. Il riconoscimento esplicito della salute mestruale come questione di interesse pubblico riduce il fenomeno dell’assenteismo: secondo la Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza, la dismenorrea severa genera fino al 52% di giornate perse a scuola.

Il dibattito italiano

In Italia manca ancora una normativa nazionale: l’ultimo disegno di legge propone due giorni al mese di congedo per dismenorrea severa con retribuzione piena e assenza giustificata a scuola. Nell’attesa, alcune scuole si muovono in autonomia. A Ravenna, Catania e Potenza, alcune scuole hanno varato regolamenti interni che consentono due giorni di esonero mensile per chi presenta certificazione medica. L’iniziativa locale punta a colmare un vuoto legislativo, ma resta limitata a singole realtà.