Tra un morso a un pipistrello, una testa di colomba mozzata e formiche da sniffare, Ozzy Osbourne non aveva di certo il tempo per seguire le lezioni di scuola guida. Nel 2010, il “principe delle tenebre” raccontò all’Howard Stern Show che gli ci vollero ben diciannove tentativi per ottenere la patente di guida. Candidamente confessò di aver bevuto qualche drink e di aver sniffato qualche riga prima degli esami perché troppo nervoso, ma ci sta, del resto era Ozzy. Solo nel 2009, all’età di 60 anni, il re dell’heavy metal riuscì a conseguire il permesso superando la prova sulle strade di Los Angeles definite da Ozzy “una fottuta barzelletta” rispetto a quelle della sua natia Inghilterra. Ma non la usò a lungo. Sempre nel 2010, e sempre a Los Angeles, il cantante di Birmingham alla guida della sua Ferrari 458 Italia tamponò un’auto in autostrada. “Un piccolo bacio sul paraurti” fu il commento del figlio Jack che divenne il preludio dell’addio alla guida da parte del rocker per questioni di sicurezza, oltre che prevenire possibili cause legali legate a eventuali incidenti. Erano gli anni al ridosso del famoso reality show trasmesso da Mtv, “The Osbournes“, che mostrava l’ex cantante dei Black Sabbath come un padre amorevole tutto “casa e famiglia”, rivelando, al contempo tutta la fragilità di un uomo segnato dall’abuso di droghe e di alcool, A volte assente, tremolante e rallentato dai numerosi acciacchi. Quasi morto in un incidente in quad nel 2003, una prima diagnosi di sindrome di Parkinson nel 2005, confermata, almeno pubblicamente solo nel 2020, un cancro. Una vita sregolata segnata dalle malattie, una vertigine infinita dalla quale è difficile uscire. Nel libro Unbreakable: My New Autobiography, Sharon Osbourne, storica moglie di Ozzy, racconta che nel 2013, per vendicarsi dell’ennesimo comportamento irresponsabile tenuto dal marito “era come avere l’esorcista in casa” nella loro magione nel Buckinghamshire, nel Regno Unito, mentre lei era a Los Angeles per lavoro, vendette senza batter ciglio la collezione di auto di Ozzy che le fruttò circa 800.000 dollari. Sparirono in un battere d’occhio un’Audi e una Ferrari, mentre una seconda vettura del cavallino fu assegnata in dote al figlio Jack, decisamente più responsabile del “principe delle tenebre”. Abbiamo deciso di celebrare a modo nostro il grande e unico Ozzy Osbourne ricordando alcune delle vetture che hanno trovato spazio nei suoi garage delle numerose ville a lui appartenute nel corso del tempo. Un grande appassionato di auto, nonostante non avesse la patente di guida, una bazzecola per John Michael Osbourne, nato il 3 dicembre del 1948 e morto il 22 luglio 2025. La prima auto? Una Triumph Herald, in puro stile british, e poi Volvo, Jaguar, Aston Martin, Rolls-Royce Phantom, Audi R8 e una Ferrari 458 Italia. Scopriamole insieme…