Circa cento dei cosiddetti “marinai di salvataggio” hanno dato vita a un corteo sindacale tra i bagnanti, con bandiere e striscioni, per protestare contro una nuova organizzazione del lavoro e chiedere condizioni lavorative più eque. La questione riguarda la pausa pranzo durante la quale un bagnino deve controllare 300 metri di spiaggia contro i 150 di quelli che monitora nel servizio normale