di
Paola De Carolis
Le protagoniste ritratte in 12 scatti dal fotografo Sølve Sundsbø
In una teca trasparente piena d’acqua, Eva Herzigova nuota. Il suo corpo si muove armoniosamente mentre i capelli fluidi le incorniciano il volto. Nel buio Sølve Sundsbø, pluripremiato fotografo norvegese, pronuncia suggerimenti, più che istruzioni, mentre con le sue macchine cattura tutto. «Vuoi fare una pausa, Eva?». «No, no, proviamo ancora».
È la ricerca della foto perfetta, quella che a novembre comparirà sulla nuova edizione del calendario Pirelli assieme a una decina di altri scatti. Per la prima volta, quest’anno, The Cal sarà anche un film, con il lavoro realizzato tra Londra, il Norfolk e New York tessuto in un’unica narrativa che, dopo la presentazione a Praga, sarà disponibile a tutti. Il calendario, invece, continuerà ad essere prodotto in numero limitato e, come per tradizione, distribuito a pochi eletti. Il mito, d’altronde, si fonda anche sull’elusività. Se serve una conferma che il calendario sia ormai una leggenda, arriva con le parole di Venus Williams. «Are you kidding? (scherza?)». Certo che ha accettato subito la proposta di Sundsbø. In un calendario il cui gli elementi in senso lato sono il filo conduttore — l’etere per l’attrice Gwendoline Christie, il vento per Luisa Ranieri, l’acqua per Herzigova, i fiori per Isabella Rossellini — Williams è il fuoco. «Rappresenta bene la mia potenza, la mia forza, la mia energia».
La scelta tematica è un omaggio di Sundsbø alle sue origini: il fotografo abita a Londra con la moglie e i quattro figli, ma trascorre le vacanze in Norvegia. «Ne sento il bisogno. Mia moglie mi prende in giro, dice che più il tempo è brutto, più sono felice». Quella espressa dalle sue foto è una visione «non letterale, vissuta, più astratta» della natura, non necessariamente una contraddizione di artificio. Sundsbø riconosce «l’utilità dell’intelligenza artificiale», la usa, ha appena creato con un editore giapponese un modello addestrato sulle sue foto, eppure rimane pessimista sulle sue applicazioni a lungo termine: «Come esseri umani potremmo essere sempre meno necessari». Il suo calendario affianca «la sensualità della natura alla forza delle donne». «Ogni età ha le sue bellezze», sottolinea Ranieri. «Arrivata a 52 anni sono maturata ed è venuta fuori una femminilità più morbida, forse più sensuale». Per il calendario si è entusiasmato anche il marito, Luca Zingaretti, suo «primo sostenitore» («Ma che, davero?», le ha detto). Spera di trasmettere alle figlie un’idea sana di femminilità: «Noi avevamo come riferimento le donne che ci circondavano. Oggi ci sono i social, dove c’è un’immagine di volgarità diffusa».
Se i ragazzi si lasciano incantare dal web, la colpa per Sundsbø è anche della scuola. «L’insegnamento è centrato su ciò che è scritto, mentre il linguaggio che i ragazzi consumano è visivo. Nessuno ti spiega come “leggere” un’immagine. Una foto non mente e non dice la verità, rappresenta una versione della verità».
9 agosto 2025 ( modifica il 9 agosto 2025 | 21:40)
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