Ci sono scelte che cambiano la vita. La propria o quella di milioni di persone, come nel caso di Emma Thompson. Durante una masterclass al Festival di Locarno, come riporta Variety, l’attrice ha raccontato di quando Donald Trump l’ha invitata ad uscire.
«Ero nel mio camerino quando è squillato il telefono ed era lui», racconta. «Pensavo fosse uno scherzo. “Ciao, sono Donald Trump”, ha detto e io: “Come la posso aiutare?”. Pensavo gli servissero indicazioni. Mi ha risposto: “Vorrei che tu soggiornassi in uno dei miei splendidi appartamenti, e forse potremmo cenare insieme”». E ha aggiunto: «Mi sono resa conto che proprio quel giorno era stato finalizzato il mio divorzio. Scommetto che ha alle sue dipendenze gente che cerca per suo conto le papabili persone con cui possa uscire, tra tutte le divorziate carine. Diciamocelo, ha trovato il numero del mio camerino! Questo si chiama stalking. Quindi sì, sarei potuta andare a cena con Donald Trump. Avrei potuto cambiare il corso della storia americana».
I colori della vittoria
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Sempre riguardo alla situazione della classe dirigente a stelle e strisce ricorda che la vicenda di Monica Lewinsky era stata temporalmente concomitante con le riprese del suo progetto I colori della vittoria con John Travolta: «Mi sembra una vita fa. Ah, se solo potessimo avere un bello scandalo sessuale anziché tutto questo!».
Durante l’evento svizzero, Emma Thompson ha anche rievocato gli inizi della carriera come comica, anche di battute a sfondo politico ed è così che, in maniera bizzarra, il produttore dell’adattamento cinematografico di Ragione e sentimento (di cui nel 2025 ricorrono i 30 anni) ha pensato che fosse perfetta per trasporre il romanzo di Jane Austen (di cui quest’anno ricorre il 250° anniversario dalla nascita). «Il che è strano», ammette subito dopo.
Ragione e sentimento
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