L'arrivo del Kaki Bike Tour a Travedona Monate

Il Kaki Bike Tour 2025 ha toccato il cuore di Travedona Monate, l’8 agosto i viaggiatori sono arrivati in paese portando con loro un messaggio di pace, nonviolenza e dialogo. I “paciciclisti” sono partiti da Verona il 3 agosto per attraversare le regioni del Nord Italia e visitare i Comuni che ospitano o pianteranno un kaki discendente dall’albero sopravvissuto alla bomba di Nagasaki del 1945, simbolo universale di vita e rinascita.

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La carovana della pace del Kaki Bike Tour attraversa e arriva nel Varesotto

L’arrivo in paese e il saluto delle istituzioni

Verso le 17:30 il gruppo, composto tra gli altri da Giulia Bonomelli, Giorgio Biondi, Pietro Rossi, Alessandra Vencato, Rosa Marzi e Annamaria Bonomelli, è stato accolto dal sindaco Angelo Fiombo e da una piccola delegazione di ciclisti locali, accompagnati fino a largo don Milani dove si trova il kaki piantato lo scorso maggio.

Al traguardo simbolico “Hop Hop Hope” (che riprende il nome dell’albero di kaki piantato a Travedona) è intervenuta Patrizia Terzaghi, vicepresidente di I Care Aps, felice di «condividere un pezzo di strada insieme. La pace deve essere sempre il nostro faro». Soddisfatti anche il sindaco Fiombo, che ha sottolineato come «la pace debba essere sempre il nostro faro» e Francesco Foletti, presidente di Kaki Tree Europe, che ha ricordato l’importanza di «incontrarsi e scambiarsi esperienze».

L'arrivo del Kaki Bike Tour a Travedona MonateIl kaki piantato a Travedona Monate

Doni simbolici e legami che crescono

Foletti ha consegnato al sindaco un documento con proposte di attività per la pace e all’associazione I Care una zattera in miniatura, simbolo del legame tra i luoghi attraversati e preludio alla piantumazione di un kaki a Lampedusa prevista per ottobre. Ha inoltre portato un telo realizzato dai ragazzi del Crest di Brescia per l’associazione “Il Soffione”.
Le volontarie Cristina e Leila hanno realizzato medaglie all’uncinetto a forma di frutto di kaki per tutti i ciclisti, riconoscenti per l’accoglienza e i sorrisi che hanno ricevuto.

Una serata di condivisione e serenità

La giornata si è conclusa con la cena arricchita da una torta decorata col logo del Kaki Bike Tour e con un “bagno di gong” offerto dall’associazione Anch’io, un momento di ascolto e meditazione collegato al progetto “Vivi”.

«La retorica della guerra – hanno commentato gli organizzatori del progetto – , sia in forma nucleare che convenzionale, e i seminatori d’odio sembrano anche oggi avere il sopravvento portando l’umanità verso un vicolo cieco. Fortunatamente ci sono persone che portano semi di amore, pace e fratellanza. Possono sembrare poche, ma sono fondamentali per mantenere viva la speranza di costruire una storia diversa.».