C’erano una volta le vacanze italiane. Quelle che duravano due settimane, sempre allo stesso lido e che anche le famiglie più umili potevano permettersi. Nel 2025 per molti non è più così: si parte sempre meno giorni e si studiano strategie per rispramiare, dall’acquistare due mezze giornate (invece che due giorni interi presso il lido) al condividere l’ombrellone tra più nuclei familiari.
«Stiamo osservando un cambiamento nelle abitudini degli italiani» spiega Michele Carrus, Presidente nazionale di Federconsumatori «Oggi una famiglia normale va in vacanza al mare 3-5 giorni in media, non più come una volta che si facevano due settimane. È comprensibile se si pensa che i costi dei servizi balneari, ma anche del trasporto, dei parcheggi e dei ristoranti sono sensibilmente aumentati mentre non ci sono stati aumenti dei redditi fissi, come pensioni e stipendi, con una perdita importante del potere d’acquisto delle famiglie». Un dato che sembra trovare conferma nel calo di presenze segnalato dai balneari in alcuni stabilimenti da nord a sud della penisola.