Andrea Raccagni Noviero, 4° a Zakopane
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Vedere Andrea Raccagni Noviero arrivare a Zakopane in volata dietro Brennan, Turner e Bagioli è stata una (bella) sorpresa. Alla partenza della quinta tappa del Tour de Pologne avevamo parlato con lui e ci aveva confermato, rispetto a quanto detto da Magnier ieri in mixed zone, che avrebbero provato ad arrivare allo sprint con Paul.

Alla fine, a causa dell’attacco a due di Bettiol e Christen, sono stati costretti ad inseguire per ricucire sui fuggitivi e lanciare una volata lunghissima. Ma a quel punto il velocista della Soudal Quick-Step era già staccato.

«Magnier si è staccato sulla salita, non l’ha retta, e quindi ho fatto io la volata perché questi erano i piani», ci racconta Raccagni Noviero subito dopo l’arrivo della quinta frazione del Tour de Pologne in cui si è classificato quarto.

«In realtà sono molto contento – aggiunge – Dopo 50 chilometri dalla partenza mi stavo ritirando. Ero davvero all’ambulanza, mi sentivo la febbre e avevo la tosse».

E poi? «Poi non so cos’è successo, ma abbiamo preso una salita e mi sono sentito di nuovo bene. Non so spiegare come mai, ma è successo che da un momento all’altro ho sentito estremamente facile pedalare. E direi per fortuna, altrimenti non avrei mai ottenuto questo risultato. Sono rimasto davanti nel caso in cui Magnier fosse riuscito a rimanere in gruppo dopo la salita ma alla fine non ce l’ha fatta e io mi sono giocato le mie carte».

Vedere Andrea Raccagni Noviero impegnato in una volata, effettivamente, non capitava da tanto. Ci aveva confessato qualche ora prima di non sentirsi molto più a suo agio in mezzo al gruppo ad alte velocità. «Oggi è stata un’eccezione perché c’erano un po’ meno corridori, il gruppo era più allungato e lo sprint è stato, tra virgolette, più tranquillo. Ho solo pensato a prendere le ruote migliori. Ho seguito Brennan (ha vinto, ndr) e Teutenberg e ho fatto bene».