di
Leonard Berberi

Analisi del “Corriere” su oltre 150 rotte nazionali, internazionali e intercontinentali. Il crollo improvviso in due giorni specifici e la finestra temporale migliore per pagare anche il 50% di meno

Sei giorni prima del decollo, un volo diretto Napoli-Chicago — partenza poco prima di Ferragosto, ritorno subito dopo — è stato venduto a meno della metà (precisamente il 52%) rispetto allo stesso biglietto acquistato poco più di un mese prima. Un errore del sistema? Un’offerta last minute? Niente di tutto questo. È stata una decisione mirata del reparto Revenue Management della compagnia, che ha abbassato i prezzi per cercare di riempire un aereo con un tasso di occupazione fermo a poco più della metà.

La finestra temporale

Un caso limite, certo, ma non isolato. Un’analisi del Corriere della Sera su oltre 150 rotte — nazionali, europee e intercontinentali — mostra che nell’estate 2025, soprattutto a ridosso del 15 agosto, i prezzi di molti voli sono calati in modo significativo tra gli 11 e i 13 giorni prima della partenza. Un’opportunità sfuggita a chi aveva prenotato con largo anticipo, visto che le tariffe più basse sono poi svanite in poche ore. Nel complesso in questo periodo la finestra temporale ideale per trovare i prezzi migliori si è drasticamente ridotta: dai 35-60 giorni prima del volo nel 2024, ai soli 12-25 giorni nel 2025. Un cambiamento che ha portato, in media, a risparmi tra il 30% e il 40% rispetto a chi ha prenotato mesi prima.



















































L’incertezza complessiva

Diverse aviolinee durante la presentazione delle trimestrali hanno fatto riferimento all’incertezza nel segmento dei viaggi, citando le tensioni globali e la domanda incostante. Anche per questo, confermano le agenzie di viaggio, le tariffe in classe Economy sono in calo per varie destinazioni nel tardo periodo estivo. E sono le rotte internazionali a offrire le migliori offerte.

Scenari variegati

Attenzione, però: questa tendenza dura poche ore e non riguarda tutte le tratte. Le destinazioni ad alta domanda estiva continuano a registrare tariffe che salgono man mano che si avvicina la data della partenza perché non hanno bisogno di essere stimolate con una riduzione del costo del biglietto. Ma su molte altre rotte — anche rinomate — le compagnie si sono trovate costrette ad abbassare i prezzi per riempire gli aerei.

Gli esempi

Restando a Napoli, un volo andata e ritorno per Madrid, acquistato due settimane prima della partenza, costava 216 euro. Chi ha prenotato 42 giorni prima quello stesso viaggio ha speso 282 euro: il 23% in più. E non è un caso isolato. Roma-Rio de Janeiro: -36% a 12 giorni dalla partenza rispetto a 40. Roma-Los Angeles: -43% rispetto a un mese prima. Milano-Catania: -38%. Milano-Atene: -45% sedici giorni prima. Milano-New York: -39% a 14 giorni dal volo. 

I nuovi comportamenti

Non esiste una regola fissa. E non è detto che questo scenario si ripeta a settembre, dicembre o l’estate 2026. «Le abitudini di acquisto cambiano ormai mese per mese — spiegano tre dirigenti di compagnie aeree coinvolti nella gestione tariffaria — e dopo il Covid sono saltate le poche certezze che avevamo. Un tempo la maggior parte dei biglietti si vendeva tra i tre e i sei mesi prima del volo. Oggi non più».

Le ragioni

Ma cosa ha spinto a questo improvviso taglio dei prezzi anche in un periodo di picco come quello agostano? «Tutti ci aspettavamo un mese con vendite molto più forti — ammettono i manager —. Abbiamo atteso fino all’ultimo, poi ci siamo resi conto che non avremmo riempito gli aerei come sperato e abbiamo abbassato le tariffe per salvare la stagione e attrarre quanti più clienti».

L’effetto domino

C’è anche un effetto domino a cui difficilmente si riesce a sfuggire: «Una compagnia può provare a tenere i prezzi alti, ma se una concorrente abbassa le tariffe — anche drasticamente — allora è costretta ad adeguarsi. O le eguaglia o le lima ancora di qualche euro, spesso spingendo l’altra ad abbassare ulteriormente, anche di pochissimo». 

Quando prenotare

Dunque, conviene prenotare in anticipo? La risposta è: dipende. Le compagnie sanno bene che chi acquista 5-6 mesi prima lo fa spesso per necessità (matrimoni, eventi, cerimonie) e quindi ha meno flessibilità ed è disposto a pagare di più: si pensi a chi dal Nord Italia deve scendere al Sud durante le festività. Ma per chi può attendere — e rischiare un po’ — su altre rotte l’estate 2025 ha dimostrato che il vero affare arriva (quasi) all’ultimo momento.

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10 agosto 2025 ( modifica il 10 agosto 2025 | 08:06)