Rimini, 10 agosto 2025 – “Prezzi troppi alti sulle spiagge di Rimini? Non scherziamo. Non c’è nessun’altra località in Italia capace di offrire gli stessi servizi alle tariffe che abbiamo noi”. Cristian Paci, uno dei titolari del maxi stabilimento Adriatic village (i bagni 35, 36 e 37 a Marina centro) assicura che “non è una difesa d’ufficio. Parlano i numeri. Se c’è poca gente in spiaggia il principale motivo è un altro”.

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Quale?

“Gli stipendi. Il costo della vita è in costante aumento, ma gli stipendi degli italiani restano sempre quelli. C’è poca disponibilità, le famiglie fanno fatica e possono spendere meno per le vacanze. Ecco perché tanti vengono soltanto per il weekend. Anche i riminesi hanno cominciato a guardare di più al prezzo”.

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Voi quanto fate pagare?

“Come gli altri, in media. Si parte dalla tariffa minima di 24 euro per un ombrellone e 2 lettini al giorno. Più giorni uno sta meno spende. Ma in quella tariffa è tutto compreso: docce e bagni, l’accesso a campi sportivi, palestra, area giochi per i bambini. Il prezzo sale per chi vuole qualcosa in più: arriviamo fino a 60 euro al giorno per gazebo in prima linea con 4 lettini, sistema di vaporizzazione, tavolo per mangiare e altri comfort. I prezzi della spiaggia non sono il problema”.

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Colpa degli aumenti in hotel e ristoranti?

“I prezzi di hotel e di tutto l’extralberghiero sono cresciuti, ma era inevitabile. Il personale costa di più e si fa fatica a trovarlo E il prezzo delle materie prime è salito. Per stare dentro le spese, devi aumentare i prezzi. Ma Rimini ha bisogno di cambiare completamente modello turistico”.

Come?

“Bisogna mettersi in testa che il modo di fare vacanza, soprattutto dopo il Covid, è cambiato. La gente è tornata a viaggiare, sceglie con attenzione la vacanza e guarda sempre di più alle offerte all’estero. Rimini non è più città del turismo di massa. Dobbiamo ripensare il nostro sistema: dagli hotel ai servizi. Infatti continua a lavorare bene chi ha investito e riqualificato. Ma ora serve uno scatto in avanti di tutto il comparto. Andiamo ancora bene con i turisti stranieri, dobbiamo rinnovarci per tornare ad attrarre gli italiani”.

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Bilancio della stagione finora?

“Rispetto al 2024 siamo più o meno in linea, ma perché a giugno è andata meglio. A luglio è stato un pianto, agosto è lento. I numeri li faremo a fine stagione. Non sono un catastrofista. Rimini ha tutto per essere attrattiva, ma deve ripensare la sua offerta. E dobbiamo sempre ricordarci di coccolare i turisti: lo sappiamo fare meglio di chiunque”.