ROMA – Novak Djokovic arriverà agli US Open senza aver disputato alcun match ufficiale dopo Wimbledon. Il campione serbo, fermo dalla semifinale persa contro Jannik Sinner l’11 luglio, ha rinunciato ai Masters 1000 di Toronto e Cincinnati senza fornire spiegazioni ufficiali, preferendo una lunga pausa prima dell’ultimo Slam dell’anno, in programma dal 24 agosto a New York. A commentare la situazione è stata una leggenda del tennis come Jimmy Connors, che nel suo podcast Advantage Connors, condotto insieme al figlio Brett, ha espresso qualche perplessità sulla preparazione di Djokovic: “Sappiamo che è arrivato in semifinale a Wimbledon, ma la sua prestazione non è stata all’altezza del suo livello anche per via dell’infortunio avuto nel match con Cobolli. Ora si presenterà agli US Open senza partite. Sappiamo che dovrà vincere tre partite difficili di fila: un quarto, poi una semifinale e una finale. E in questi match due probabilmente saranno contro Alcaraz e Sinner”.
Connors e il futuro di Djokovic: “Non è finito”
Per Connors, un possibile incrocio ravvicinato con i due giovani rivali renderebbe il compito particolarmente complicato: “Alcaraz o Sinner uno dopo l’altro è un compito arduo, soprattutto tre set su cinque, e soprattutto se a New York fa caldo”. L’ex numero 1 del mondo non dà però per finito il campione serbo: “Non puoi darlo per spacciato. Vorrei che fosse andato a Cincinnati a giocare almeno due o tre partite. Questa è l’unica cosa che mi preoccupa. Ha lasciato Wimbledon in semifinale, che è stato un buon risultato, ma non ha giocato quella partita come avrebbe voluto. Poi si è preso una lunga pausa, è stato con la famiglia, è andato in vacanza, si è allontanato dal tennis. Ma con lui non si sa mai”.
© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Tennis