PADOVA – I comitati “Palestro 30 e Lode” e “Difesa della Sanità Pubblica Padova” e il CoVeSaP lanciano l’allarme: con il prossimo 31 agosto il rione Palestro rischia di rimanere senza medico di base. A fine agosto cesserà infatti il servizio del dottor Arnesano, storico punto di riferimento per molti cittadini della zona.
APPROFONDIMENTI
La situazione
L’Ulss 6 Euganea, fa sapere il comitato, ha informato i pazienti solo a inizio agosto, invitandoli a cercare un nuovo medico, «senza però fornire alternative concrete: ad oggi, non risultano disponibili medici di base con posti liberi nelle vicinanze». La situazione, scrivono le associazioni in una nota, «è particolarmente allarmante in un quartiere con una presenza significativa di persone anziane e fragili, che rischiano di trovarsi senza assistenza medica di base o costrette a spostarsi fuori quartiere, nonostante le oggettive difficoltà legate alla mobilità e all’inefficienza del trasporto pubblico».
La lettera
I comitati hanno quindi inviato una lettera all’Ulss nella quale chiedono la sostituzione del medico cessante entro il 31 agosto; il mantenimento di un presidio stabile di medicina generale nel rione Palestro e il potenziamento della medicina territoriale di prossimità nonchè l’apertura di un confronto con i comitati cittadini e le realtà del rione per trovare soluzioni condivise e strutturali. Missiva che è stata inviata per conoscenza anche all’assessore regionale alla Sanità e al sindaco Sergio Giordani ai quali si chiede un impegno concreto per garantire il diritto alla salute e rafforzare la medicina territoriale. «Siamo di fronte a una situazione che rischia di lasciare centinaia di persone senza assistenza sanitaria di base – dicono i rappresentanti dei comitati – non è accettabile in una città come Padova e tanto meno in un contesto di crescente smantellamento della sanità pubblica da parte della giunta regionale e del Sistema sanitario nazionale tutto. Siamo di fronte alle conseguenze di anni di tagli e mancata pianificazione, chiediamo un intervento immediato». La mobilitazione continuerà nelle prossime settimane con iniziative pubbliche nel quartiere e raccolta firme.