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Gli anni Sessanta sono stati il decennio del successo cosmico dei Beatles, la finestra temporale in cui i Fab Four cambiarono per sempre la musica. E allora quale altra band avrebbe potuto creare la canzone più venduta, passata in radio, presumibilmente cantata e ballata, la più popolare degli anni Sessanta? Fermi tutti, c’è un contendente inaspettato.
Stacker ha esaminato le vecchie classifiche di Billboard, che servono a registrare la popolarità di canzoni e album. In particolare, il sito si è rivolto alla Billboard Hot 100, che si basa sulle vendite, sulle volte che un brano viene mandato in radio e, più di recente, sullo streaming online. La scoperta è che, sì, i Beatles sono gli autori della canzone che è stata per più tempo in vetta alla Billboard Hot 100 negli anni Sessanta, ma a pari merito.
Se infatti Hey Jude ha tenuto il gradino più alto del podio per nove settimane, lo stesso risultato è stato ottenuto da Theme from A Summer Place, di Percy Faith con la sua orchestra, che si è affacciata nella classifica per la prima volta il 22 febbraio del 1960 (Hey Jude, invece, è del 1968, quindi è bene notare che il confronto avviene per periodi temporali diversi)
“È sorprendente notare che l’unico brano che ha eguagliato i Beatles in classifica negli anni Sessanta è questa registrazione strumentale tratta dal film del 1959 A Summer Place”, scrive Stacker, con riferimento a quello che in italiano si chiama Scandalo al sole. Il film racconta l’incontro di due famiglie in un albergo e l’abbandonarsi di marito e moglie alla nostalgia dei loro primi anni d’amore, mentre osservano lo stesso tipo di sentimento nascere tra il figlio adolescente e la ragazzina dell’altra coppia. Con tutta probabilità, Scandalo al sole non ha goduto di un primato paragonabile a quello della colonna sonora, che è sopravvissuta a tutti questi anni. Infatti l’avete già ascoltata. E se pensate di no, cliccate sul box qui sotto: ascolterete Theme from A Summer Place su YouTube.
Sebbene la traccia rappresenti l’unico successo da numero 1 di Percy Faith, gli valse un prestigioso Grammy Award for Record of the Year (cioè per la registrazione dell’anno), nel 1960. Fu la prima e unica volta per l’autore nella categoria.
CBS Photo Archive//Getty Images
Percy Faith con orchestra e coro.
Guardo film e gioco a videogiochi, da un certo punto della vita in poi ho iniziato anche a scriverne. Mi affascinano gli angolini sperduti di internet, la grafica dei primi videogiochi in 3D e le immagini che ricadono sotto l’ombrello per nulla definito della dicitura aesthetic, rispetto alle quali porto avanti un’attività di catalogazione compulsiva che ha come punto d’arrivo alcuni profili Instagram. La serie TV con l’estetica migliore (e quella migliore in assoluto) è comunque X-Files, che non ho mai finito per non concepire il pensiero “non esistono altre puntate di X-Files da vedere per il resto della mia vita”. Stessa cosa con Evangelion (il manga).