Non si fermava mai. Girava in tondo, avanti e indietro, come se stesse cercando una via d’uscita che non arrivava. Iris, un incrocio di pastore di appena un anno, era arrivata al rifugio Griffin Pond di Clarks Summit, in Pennsylvania, dopo essere stata recuperata per strada. Il suo video, pubblicato su Facebook, ha colpito al cuore migliaia di persone. In pochi secondi raccontava tutta la fatica, lo stress e la solitudine che tanti animali vivono dietro le sbarre di un canile. “Niente riusciva a confortarla. Era impossibile anche fotografarla: non si fermava mai, sempre in movimento, sempre agitata”, raccontano i volontari del rifugio.
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Un’ansia che nessuna carezza riusciva a calmare
Secondo Sherry Crolly, direttrice dello sviluppo del rifugio, il comportamento di Iris è purtroppo comune tra i cani che arrivano in struttura senza avere mai conosciuto la socializzazione o la fiducia necessaria per affrontare l’ambiente rumoroso di un canile. “Questa è la triste realtà per molti cani. Alcuni non riescono mai a calmarsi, a rilassarsi. Non sappiamo nemmeno il suo vero nome, quindi non potevamo chiamarla in modo familiare per tranquillizzarla”, ha spiegato Crolly.
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Una nuova vita, un nuovo nome
Il video, condiviso con la speranza di trovare qualcuno disposto a vedere oltre la paura, è diventato virale. E ha funzionato. Iris è stata accolta prima di tutto accolta in una casa in affido da due volontari del rifugio: il box non era un posto adatto a lei. Ma “abbiamo capito subito che non si sarebbero più lasciati”, raccontano con un sorriso.
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Dopo i controlli veterinari e tutte le pratiche necessarie, è arrivata la notizia che tutti aspettavano: “Siamo felicissimi di annunciare che Iris, che ora si chiama Bella, è stata ufficialmente adottata”. Il percorso di Iris è un piccolo trionfo, frutto dell’impegno di tanti: “Ci vuole un villaggio per salvare questi animali. A volte sono fortunati, come Bella. Ma tanti altri stanno ancora aspettando un nome nuovo, una casa nuova e, finalmente, un po’ di pace”.
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