Un desiderio per ogni stella cadente. Oggi è San Lorenzo, la notte delle “Stelle cadenti”, l’appuntamento d’agosto con le meteore che riceveranno i desideri di migliaia di monzesi e brianzoli. Ma dove andare per trovare un punto panoramico dove ammirare il cielo? Abbiamo selezionato alcune location, anche sconfinando un po’ in provincia di Lecco e di Como. Ma andiamo con ordine, prima un po’ di storia.

La storia

La tradizione lega il fenomeno al martirio di San Lorenzo, che secondo arse sulla graticola nel 258 e la cui ricorrenza si celebra proprio il 10; tuttavia, esso è attivo per molti giorni intorno al vero picco di visibilità, che cade al giorno d’oggi tra il 12 e 13 agosto. Al massimo si possono osservare mediamente fino a 100 meteore per ora, a patto di osservare nella seconda parte della notte, da un luogo buio. L’osservazione ad occhio nudo è senza dubbio ideale per cogliere il guizzo improvviso di tali scie luminose, grazie alla visione panoramica naturale.

Lo sciame delle Perseidi è originato dalla cometa Swift-Tuttle, scoperta nel 1862 e il cui ultimo passaggio risale al 1992. Fu l’astronomo Giovanni Virginio Schiaparelli a stabilire, nel XIX secolo, una connessione tra le meteore e la cometa indicata, meccanismo questo di interesse generale per gli sciami.

Dove guardare le stelle cadenti

Saranno tanti i monzesi a vivere questa magica notte fuori dalla città, in luoghi di mare o montagna, in Italia o all’estero, ma per chi rimane a Monza e in Brianza, ci sono luoghi ed eventi che dovete conoscere per vivere al meglio questa ricorrenza che ha bisogno di non essere inquinata dal punto di vista luminoso. E allora ecco alcuni luoghi ideali per non perdere le stelle cadenti sabato 10 agosto.

A meno di un’ora d’auto dal centro di Monza, i Piani dei Resinelli sono tra i luoghi migliori in cui vedere le stelle cadenti in Lombardia. Quieti e incontaminati, qui le luci della città non arrivano. E il cielo è blu più che mai.

Monte Barro

La montagna che unisce Lecco alla Brianza, con i suoi 922 metri di altezza, rappresenta il luogo ideale per osservare il cielo, poiché lontano dalle luci della città e non troppo alto, dunque raggiungibile da chiunque o quasi. La vista, dalla cima, è impagabile soprattutto in orario serale: laghi, montagne, Brianza.

Esistono svariati sentieri da percorrere per giungere in cima, dove è ubicato l’Eremo del Barro. Solo sulla pagina del Parco Monte Barro se ne trovano dodici, con i rispettivi itinerari.

Pian Sciresa

Il pianoro offre un ampio spazio, lontano dalla città e dalle sue luci, ideale per l’osservazione del cielo. Pian Sciresa è situata sul versante orientale del Monte Barro. Per raggiungere la località si possono percorrere tre diversi sentieri con partenza da Lecco, Galbiate e il più breve da Malgrate, adatto anche ai bambini. Lo spiazzo verde offre la possibilità di godersi un picnic e stare in compagnia.

Moregallo

La vetta del Triangolo Lariano che guarda Lecco e anche il Comasco, con i suoi 1.276 metri, è ideale per l’osservazione in particolare lungo il versante Est. La salita, tuttavia, è molto complessa per presenza di rocce e d’estate diventa più difficoltosa a causa della calura.

Su un ripiano della Cresta Est si trova il Sasso di Preguda, un grande masso erratico di granito proveniente dalla val Masino diventato negli anni una gettonata attrazione.

Cornizzolo

Un classico per gli amanti del trekking nel nostro territorio. Dominata da una grande croce sulla sua sommità, questa montagna si eleva sino a 1.241 metri sul livello del mare ed è un luogo di ritrovo per gli amanti dell’escursionismo, così come per gli appassionati di deltaplano e parapendio. Il percorso più utilizzato per salire parte da Eupilio e giunge al rifugio Marisa Consigliere a circa 1.100 metri. La Direttissima da Suello, lunga soltanto 2,5 chilometri, è molto ripida con un dislivello complessivo di 900 metri. Il pendio, tuttavia, è più dolce salendo da Civate.

Corni di Canzo

I Corni di Canzo sono un gruppo montuoso sito nel Triangolo lariano. Si tratta delle cime più elevate della costiera che separa il corso del Lambro dal ramo orientale del Lago di Como. Le tre cime rocciose, di cui due in territorio comasco e una a Valmadrera, misurano rispettivamente: il Corno Occidentale 1.373 metri, il Corno Centrale 1.368 metri, il Corno Orientale 1.232 metri.

Anche in questo caso esistono numerosi sentieri che si possono percorrere per salire verso le cime. Da segnalare, sul versante nord del Corno centrale, il Rifugio Sev.

E poi in provincia di Como:

Baita Bondella (Brunate)

Monte Crocione (Val d’Intelvi)

San Primo (Bellagio)

Baita Monte Croce (Como)

Osservatorio Astronomico (Sormano)

Rifugio Venini (Lenno)

Rifugio Prabello (Cerano d’Intelvi)

Conca di Crezzo (Barni)

Balcone d’Italia (Lanzo d’Intelvi)

Monte Generoso (Canton Ticino)