Anche quest’estate Roburent si conferma crocevia di cultura e letteratura grazie al ritorno di “Libri Liberi”, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Roburent e fortemente voluta dal sindaco Emiliano Negro che intende valorizzare anche gli aspetti culturali del territorio comunale. La rassegna è organizzata dall’associazione culturale Savin, in collaborazione con la Pro Loco di Roburent e la libreria indipendente Banco. Un’iniziativa che unisce la promozione della lettura all’incontro diretto tra autori e pubblico, in un contesto suggestivo e raccolto, capace di valorizzare il patrimonio storico e umano dell’alta val Corsaglia.
Un luogo di parole, storia e bellezza
Gli incontri si terranno nella Confraternita di Sant’Antonio, edificio risalente al XVI secolo, nato come oratorio dei disciplinanti. Dopo la cessazione della sua funzione religiosa, la confraternita è stata restaurata dal Comune di Roburent, che ha anche recuperato e valorizzato alcuni antichi dipinti su tela. Oggi questo spazio, carico di storia e silenzio, è diventato il cuore pulsante della vita culturale roburentese.
Tre incontri, tre voci, tre visioni del presente
Martedì 12 agosto ore 20,30 Davide Longo inaugura la rassegna con la presentazione di La donna della mansarda (Einaudi, 2025), nuovo capitolo della fortunata serie noir con i commissari Bramard e Arcadipane. Scrittore, sceneggiatore e docente, Longo ha esordito nel 2001 con Un mattino a Irgalem, vincitore del Premio Grinzane Opera Prima, ed è autore di romanzi come Il mangiatore di pietre, L’uomo verticale e Una rabbia semplice. Collabora con giornali, radio, cinema e teatro, e insegna scrittura alla Scuola Holden di Torino. Vive tra Torino e la valle Varaita, dove ha fondato il progetto culturale AlfaBaita. Il suo è uno sguardo acuto, teso tra etica e mistero, perfetto per indagare l’anima nera dei nostri tempi.
Domenica 17 agosto ore 20,30 Il secondo appuntamento è con Orso Tosco, che presenterà il suo nuovo romanzo La controra del Barolo (Rizzoli, 2025), sequel de L’ultimo pinguino delle Langhe, vincitore del Premio Scerbanenco 2024. Tosco, ligure di Ospedaletti, è autore e sceneggiatore dal tono originale, che mescola poesia e noir, ironia e malinconia. Dopo il debutto nel 2018 con Aspettando i naufraghi, ispirato alla perdita del padre, ha conquistato la critica con London voodoo (Minimum Fax, 2022), noir distopico finalista al Premio Salgari. Il suo commissario “Pinguino” Bova, protagonista della serie Rizzoli, si muove tra le Langhe e la Riviera in indagini sospese tra enogastronomia, ossessioni e stranezze locali. Tosco collabora con L’Officina del Podcast ed è considerato una delle voci più brillanti della nuova narrativa italiana.
Giovedì 21 agosto alle 20,30 Chiuderà la rassegna Maria Teresa Milano, ebraista, scrittrice, musicista e traduttrice, impegnata da anni nello studio della cultura ebraica, in particolare nei suoi legami con il linguaggio, la Bibbia e la cultura pop. Autrice di saggi, racconti e progetti divulgativi, è una voce autorevole e appassionata. Tra i suoi libri più recenti: 21 storie d’amore (Sonda, 2023), Bellezza. Una forza per fiorire (Paoline, 2025) e Il palazzo dell’ebraico (Claudiana, 2025), scritto con Sarah Kaminski. Collabora con istituzioni culturali e accademiche in Italia e in Svizzera, tiene conferenze, laboratori e corsi fa parte del gruppo klezmer “Mishkalé” e il collettivo vocale Voci Fuori dal Coro con cui svolge attività concertistica. La sua presenza porterà a Roburent un approccio colto, accessibile e profondo alla spiritualità ebraica e alla riflessione sul senso del vivere e del raccontare.
A dialogare con gli ospiti e condurre le serate saranno: Bruno Vallepiano, scrittore e giornalista roburentese e Carlo Turco, docente in un liceo classico e all’Università degli studi di Torino; sceneggiatore e regista, autore, giornalista e critico cinematografico scrive per il teatro e il cinema.
La montagna come casa della cultura
Con “Libri Liberi”, Roburent conferma la sua vocazione culturale, offrendo serate di qualità in un contesto di rara bellezza. In un’epoca in cui la cultura è spesso confinata nei grandi centri urbani, questa rassegna dimostra che anche un piccolo comune montano può essere teatro di incontri significativi, capaci di arricchire il pensiero e l’anima.
Ingresso libero, info alla pagina Facebook del Comune di Roburent o dell’associazione Savin