Tare vola a Manchester per convincere l’ex atalantino: non lo aspetterà più di una settimana. Oltre al solito Vlahovic, le alternative sono Jackson (Chelsea) e Ramos (Psg)


Marco Guidi

Giornalista

11 agosto – 10:30 – MILANO

Rasmus Hojlund deve essere un tipo cocciuto. Di quelli che hanno bisogno di tempo e pazienza per essere convinti, passo dopo passo. Forse per questo Igli Tare non è salito sull’aereo che ha riportato ieri il Milan in Italia dopo l’amichevole con il Chelsea. Il diesse rossonero è rimasto in Inghilterra, anche e soprattutto per seguire in prima linea l’evolversi della situazione intorno al centravanti danese del Manchester United, primo obiettivo del Diavolo per l’attacco. Sabato sera Hojlund – dopo essere rimasto per 90’ in panchina nell’amichevole contro la Fiorentina a Old Trafford – si è confrontato con la dirigenza dei Red Devils. E nonostante gli sia stato spiegato che con gli acquisti di Sesko e Cunha non c’è più posto per lui allo United, l’ex Atalanta non ha cambiato idea: è convinto di potersela giocare restando alla corte di Ruben Amorim, allenatore che – stando ai rumors inglesi – in realtà ha già deciso di scaricarlo. Non è da escludere che già dalle prossime ore non provi a parlare a quattrocchi al danese lo stesso Tare, dopo che nei giorni scorsi l’attaccante è già stato approcciato da un intermediario molto vicino a Casa Milan. 

Tempi—  

Il Diavolo ha individuato già da qualche giorno in Hojlund un’interessante occasione di mercato, dovendo affiancare a Santiago Gimenez un’altra prima punta di una certa caratura. Ma una volta che il Man United ha aperto alla formula del prestito con diritto di riscatto e che sulla cifra del trasferimento (prestito oneroso più riscatto) la distanza si è assottigliata fino a rendere fiduciose entrambe le parti di poter trovare un’intesa, l’operazione si è arenata a sorpresa per volontà del giocatore. Hojlund è riluttante a lasciare Manchester sostanzialmente per motivi d’orgoglio: non ha nulla contro il Milan, anzi apprezza la corte rossonera. E non è detto che non cambi idea, sebbene abbia già fatto sapere di gradire più un trasferimento a titolo definitivo rispetto a un prestito, nel caso lo United dovesse ribadirgli di fare le valigie senza se e senza ma (ipotesi tra l’altro molto probabile). I rossoneri, però, non lo aspetteranno all’infinito. Anzi, Tare è rimasto nel Regno Unito per cercare di capire quanti margini ci siano per risolvere in fretta la situazione. Il ds albanese si è dato una settimana di tempo per chiudere l’affare. Altrimenti, il Milan comincerà a (ri)considerare altri profili. 

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Alternative—  

Più ancora che Dusan Vlahovic, per cui gli ostacoli (eventuale accordo con la Juventus e peso dello stipendio) restano molto complicati da superare, il Diavolo tornerebbe a guardare ad altri profili per cui imbastire un’operazione simile a quella in piedi con lo United per Hojlund. Probabilmente un prestito oneroso (ma non troppo) con diritto di riscatto. In questo senso, attenzione alla situazione del colombiano del Chelsea Nico Jackson, già sondato (offerto?) nel recente passato e in partenza da Londra. E, più sullo sfondo, al portoghese Gonçalo Ramos del Psg.