Per l’anno scolastico 2025/26 sono state autorizzate 824 immissioni in ruolo per DSGA, a fronte di 1.393 posti disponibili. La riduzione è dovuta al limite del turnover imposto alla pubblica amministrazione, che impedisce di coprire tutti i posti vacanti. Lo scorso anno le immissioni erano state 1.192, grazie alla procedura di progressione verticale prevista dall’art. 59 del CCNL per il personale facente funzione con almeno 36 mesi di servizio. Lo ha rciordato Alberico Sorrentino (Anief-Condir) durante la diretta di Orizzonte Scuola TV dell’8 agosto.
Sorrentino ha poi evidenziato che quest’anno le nomine seguono due canali: il 50% da procedura verticale e il 50% da concorso ordinario (1.435 posti a bando su fabbisogno triennale). L’amministrazione ha deciso, senza vincolo normativo, di far scegliere prima i vincitori della procedura verticale (123 unità) e poi i vincitori del concorso ordinario (698 unità).
Risponde Sorrentino
Come funziona il recupero dei posti non assegnati?
Se lo scorso anno sono rimaste nomine non effettuate in uno dei due canali (ad esempio per rinunce), quei posti vengono recuperati e attribuiti allo stesso canale nell’anno successivo. È il caso, ad esempio, del Lazio, dove le rinunce sulle verticali hanno comportato l’assegnazione di tre posti in più a questo canale rispetto alla tabella iniziale.
Quali sono le tempistiche delle procedure?
Le graduatorie definitive regionali saranno pubblicate tra l’8 e il 12 agosto. Seguirà la scelta delle province e, successivamente, delle sedi, secondo l’ordine di preferenza indicato dai candidati. Le operazioni di utilizzazione e assegnazione provvisoria provinciali si concludono prima delle immissioni in ruolo, ma non incidono sul contingente destinato ai ruoli.
Cosa succede a chi resta fuori quest’anno?
Non esiste una salvaguardia automatica per l’anno prossimo. In alcune regioni del Sud, la scarsità di posti disponibili potrebbe bloccare vincitori e idonei per anni. Il sindacato sta lavorando a una proposta di graduatoria nazionale con “call veloce” per le regioni dove le graduatorie si esauriscono, così da permettere a candidati di altre regioni di coprire i posti liberi.
Gli idonei verranno assunti?
Per le graduatorie del concorso ordinario non si applica il taglio degli idonei: tutti potrebbero teoricamente essere assunti, a condizione che le graduatorie siano prorogate. Una proroga può essere disposta tramite norma specifica, spesso inserita nel “decreto milleproroghe”.
Chi è vincitore del concorso ordinario può partecipare agli interpelli?
Sì, ma solo se è inserito in terza fascia ATA. Gli interpelli vanno distinti dalle utilizzazioni (che riguardano personale di ruolo).
Ci sono difficoltà operative o di pagamento?
Sì. Persistono problemi nei sistemi informativi e nella gestione contabile da parte delle Ragionerie territoriali, con ritardi nei pagamenti di supplenti annuali e reggenze DSGA.
Nel Piemonte gli idonei sono meno dei posti disponibili: saranno assunti tutti nel biennio?
Dipenderà dal contingente autorizzato per il 2025/2026. Se sarà pari o simile a quello di quest’anno, è probabile che tutte le aspettative vengano soddisfatte, ma al momento non è possibile dare certezze.
Come funziona il passaggio da assistente amministrativo a DSGA vincitore di concorso ordinario?
Chi è già di ruolo come assistente amministrativo deve richiedere l’aspettativa per superamento del periodo di prova nella stessa amministrazione, prevista dall’art. 62, comma 10, del CCNL. Durante l’anno di prova nel nuovo profilo, il contratto come assistente amministrativo rimane sospeso. Dopo il superamento della prova, si procede alla ricostruzione di carriera per il riconoscimento dei servizi già prestati.
Idonei non assunti quest’anno: possono partecipare agli interpelli degli Uffici scolastici territoriali?
Solo se sono inseriti nelle graduatorie di terza fascia ATA. Non è prevista alcuna priorità specifica per chi è idoneo ma non ancora immesso in ruolo.
Chi rientra nei posti a bando ha diritto all’assunzione entro il triennio?
Solo se esiste un posto disponibile e vacante nella regione. In realtà, in alcune aree come Calabria e Sicilia il numero di posti liberi è insufficiente; senza una “call veloce” nazionale, non è garantito che tutti possano essere assunti nel triennio, a meno di accettare una nomina in un’altra regione.
Nella convocazione, sceglieranno tutti i vincitori o solo quelli nel contingente autorizzato?
Solo quelli rientranti nel contingente regionale autorizzato per quest’anno. Ad esempio, se in una regione il contingente è di 24 posti e i vincitori sono 66, sceglieranno solo i primi 24.
In Sicilia, se ci sono 30 vincitori, quanti entreranno in ruolo il 1° settembre?
Solo 8 persone: 4 dal concorso ordinario e 4 dalla procedura di progressione verticale.
Come funziona la riserva di posti nelle graduatorie DSGA?
La riserva si applica sul contingente autorizzato, non sull’intero numero di vincitori. Se il riservista rientra nella quota di riserva prevista dal contingente, ottiene la nomina. Se possiede anche una precedenza (es. legge 104), può scegliere prima degli altri a prescindere dalla posizione in graduatoria.
Qual è la quota di riserva per regione?
Non è fissa: si calcola sul contingente autorizzato e varia di anno in anno e da regione a regione.
Ci sarà una ripartizione provinciale del contingente?
No. I vincitori scelgono la provincia di assegnazione in ordine di preferenza. È quindi possibile che alcune province restino senza DSGA di ruolo e vengano coperte tramite utilizzazioni o interpelli.
Quando e come avviene la scelta della sede?
Prima scelgono la provincia i vincitori della procedura verticale, poi quelli del concorso ordinario. La modalità di convocazione è stabilita dai singoli USR: in genere, la scelta della provincia avviene online, mentre quella della sede può essere in presenza o telematica. Dopo l’assegnazione scatta il vincolo triennale di permanenza, salvo deroghe previste (legge 104, figli fino a 12 anni, genitore ultra65enne). È sempre possibile partecipare alle assegnazioni provvisorie se si hanno i requisiti.
Cosa accade se in segreteria c’è un posto vacante ma il titolare è assente con posizione economica in corso?
Dipende dalla durata dell’assenza:
- se supera i 3 mesi, l’USP interviene con interpello;
- se è inferiore ai 3 mesi, il dirigente scolastico individua il sostituto tra il personale interno.
Per le vecchie seconde posizioni economiche (quelle attivate 2008-2009) resta l’obbligo contrattuale di sostituzione da parte di chi possiede quella qualifica.
Se non si viene chiamati per l’immissione in ruolo a inizio anno, è possibile esserlo in corso d’anno?
No, salvo interventi legislativi che autorizzino nuove assunzioni a gennaio, cosa che al momento non è in programma.
Chi ha rifiutato la procedura selettiva lo scorso anno può partecipare quest’anno?
No, chi ha rinunciato l’anno precedente è escluso quest’anno.
È previsto un corso di formazione o tutoraggio per i nuovi DSGA da parte dell’amministrazione?
No, non è prevista alcuna formazione ufficiale né un tutor per i DSGA neoassunti. L’ultima esperienza formativa ministeriale, nel 2020, fu ritenuta inadeguata e avviata in ritardo rispetto alle esigenze operative di inizio anno. Per questo alcune organizzazioni sindacali e strutture formative, come Eurosofia, hanno attivato percorsi di accompagnamento e incontri regionali, con focus sui primi 100 giorni di lavoro.
Qual è la situazione retributiva e di attrattività del profilo DSGA?
Il concorso mostra un calo di attrattività: il profilo, pur altamente qualificato e con notevoli responsabilità, ha una retribuzione di circa 1.500 euro netti mensili, considerata inadeguata. È in corso una riflessione, anche in sede ARAN, per una revisione della governance scolastica e l’eventuale introduzione di una figura di dirigente amministrativo nelle scuole di grandi dimensioni, sul modello già esistente in sanità e negli enti locali.
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