di
Luca Goffi
In occasione del suo 35esimo compleanno (sarà domani), l’attaccante commenta alla Gazzetta dello Sport l’avventura al Brescia Calcio di Cellino: «In Serie A ero il capitano e quando mi tolsero la fascia fui chiaro: “Vi renderete conto di chi è il vostro presidente”. Meno male che ora Pasini sta raccogliendo tante energie attorno a sé dopo che si è toccato il fondo»
SuperMario domani festeggia 35 anni e fa il bilancio della propria vita. Tra paternità, esperienza in nazionale e rapporto con la tifoseria, l’attaccante Mario Balotelli si racconta sulle colonne della Gazzetta dello Sport.
In primis, l’ex talento del Manchester City rivela alcuni aspetti inediti della sua attività da padre e le difficoltà che gli sono capitate. «Non mi è mai stato permesso di essere presente fino in fondo e col tempo mi sono reso conto di quanto sia meravigliosa questa responsabilità». Infatti, Balotelli ha incontrato più di un ostacolo nella gestione familiare: «Con Pia va meglio perché Raffaella è più disponibile, ma con Lion è più difficile. Finché non cambiano certe leggi…».
Se nel futuro dell’attaccante ex Milan e Inter vi è l’essere un padre ancora più presente, in quello del calcio c’è ancora qualche bella pagina da scrivere: «Cerco un club che mi dia fiducia. Voglio giocare altri due-tre anni. Poi, vado da mio fratello Enock». E ancora: «Ora Enock gioca nel Vado tra i dilettanti. Comunque gli ho promesso che chiuderò la carriera giocando insieme a lui».
Il traguardo dei 35 anni è l’occasione per svelare la propria preferenza: interista o milanista? «Da ragazzo simpatizzavo per i nerazzurri perché il mio idolo era Ronaldo il Fenomeno, poi non ho mai nascosto la mia simpatia per il mondo rossonero. Ma essere tifoso è un’altra cosa».
Non manca un passaggio dell’intervista alla Gazzetta dello Sport per chiarire l’epilogo prematuro della fugace esperienza al Brescia Calcio di Massimo Cellino. «In Serie A ero il capitano e quando mi tolsero la fascia fui chiaro: “Vi renderete conto di chi è il vostro presidente”. Meno male che ora Pasini sta raccogliendo tante energie attorno a sé dopo che si è toccato il fondo».
Dal Brescia alla rivale Atalanta, il passo è breve. Balotelli spiega di non avere sufficienti dettagli per commentare la vicenda di mercato che ha visto protagonista Lookman (dall’Atalanta si sarebbe dovuto trasferire all’Inter). Tuttavia, SuperMario non nasconde che, con l’esperienza che ha acquisito negli anni, fosse stato nei panni del nigeriano non avrebbe mai cancellato le foto con la maglia nerazzurra della Dea dai social network. «È vero che non esistono più le bandiere, che i giocatori prima o poi se ne vanno. Ma i tifosi non c’entrano niente. Meritano riconoscenza e rispetto. E non vale solo per gli atalantini».
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11 agosto 2025 ( modifica il 11 agosto 2025 | 12:06)
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