Non sono ancora del tutto certe le cause, ma un operaio 50enne di origini straniere è deceduto oggi, 23 luglio, nel cantiere per la costruzione dell’Alta Velocità Verona-Vicenza.
Dai primi riscontri, pare che l’uomo lavorasse per una ditta appaltatrice e abbia avuto un malore nel primo pomeriggio nell’area del cantiere tra San Bonifacio e Belfiore.
Cordoglio e vicinanza ai familiari dell’operaio sono stati espressi da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi). Parole di cordoglio sono giunte anche dai sindacati veronesi Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil. «Siamo profondamente addolorati per quanto accaduto e ci stringiamo con rispetto e vicinanza al dolore della famiglia e dei colleghi – hanno scritto i rappresentanti dei tre sindacati – Sarà nostra cura seguire con attenzione gli sviluppi della vicenda, chiedendo chiarimenti puntuali sull’accaduto e sulle condizioni in cui si è verificato l’evento. È doveroso accertare ogni elemento utile a ricostruire le circostanze del malore che ha colpito il lavoratore, per garantire il massimo della trasparenza e del rispetto. Ribadiamo che la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro deve rimanere una priorità assoluta, senza eccezioni. Non possiamo rassegnarci alla logica secondo cui si possa perdere la vita sul posto di lavoro, per qualsiasi causa».