Il quadro clinico non era incoraggiante e purtroppo è arrivata la notizia che in molti temevano: Mattia Debertolis è morto. Il trentino ci ha lasciato a 29 anni, tre giorni dopo un malore avvenuto in occasione dei World Games 2025 durante una gara di orientamento (orienteering, specialità middle distance). L’atleta italiano è stato poi trasportato all’ospedale di Chengdu, direttamente in terapia intensiva.

La situazione si è rivelata fin da subito critica, suggerendo alla famiglia di volare in Cina per monitorare da vicino le condizioni di Mattia. Quest’oggi, dopo aver ricevuto l’Unzione degli Infermi per volontà della madre e del fratello, è arrivata poi l’ufficialità del decesso.

“Mattia ci ha lasciato, assistito fino in fondo dalla madre Erica, dal fratello Nicolò, dal resto della famiglia in Italia con il papà Fabio, la compagna Jessica, i nonni, dal presidente della sua società Gabriele Viale, dal CT Stefano Raus e dai suoi compagni di squadra Francesco, Anna e Caterina, da Alessio Tenani e Riccardo Scalet, da tutta la governance della IOF e dal Comitato Organizzatore dei World Games, dai medici e dagli infermieri dell’Ospedale di Chengdu, dai rappresentanti del Governo italiano in Cina, dal nostro amore e da quello di chi ti ha conosciuto ovunque nel mondo“, si legge nel comunicato della FISO.