La misura introduce una assicurazione sanitaria integrativa per docenti e ATA, con accesso automatico per tutto il personale a tempo indeterminato e per chi è a 31 agosto, includendo anche le scuole all’estero, mentre le prestazioni saranno definite in sede di contrattazione integrativa nazionale.

Estensione ai supplenti al 30 giugno e coperture

Il MiM si è impegnato a reperire entro l’anno ulteriori risorse per estendere la copertura anche ai supplenti al 30 giugno.

Il profilo finanziario è delineato dal decreto: 20 milioni nel 2025 e 50 milioni annui dal 2026 al 2029, con oneri coperti, in larga parte, dalla riduzione del Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche e, per 15 milioni nel 2026, dal fondo speciale di parte corrente del MEF. Alcune ricostruzioni segnalano un incremento a 65 milioni annui per il quadriennio 2026-2029, attraverso stanziamenti aggiuntivi indicati nella comunicazione sindacale e nel dibattito pubblico, a conferma di un’implementazione in progress.

Le tipologie di prestazioni—tra cui si citano in via prospettica prevenzione diagnostica, cure oncologiche, diarie per malattie gravi, assistenza per il parto—saranno definite dopo la gara pubblica e con il confronto sindacale; tra le richieste, anche visite di prevenzione generale, cure dentarie, visite oculistiche e interventi chirurgici.

Quadro normativo e prossimi passaggi

Il perimetro normativo fissato dal DL 25/2025 attribuisce alla contrattazione collettiva integrativa la definizione dei criteri di accesso e delle modalità di fruizione, rendendo la misura una novità nel settore pubblico sotto il profilo della tutela sanitaria. La Ragioneria dello Stato ha già avallato il piano di finanziamento articolato su 2025-2029, confermando l’avvio dal 2026 e la collocazione della misura nel più ampio cantiere di rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca.

Dal fronte sindacale, il mandato è chiaro: “Reperire risorse da capitoli diversi” rispetto al Fondo di funzionamento e consolidare un sistema di welfare stabile per l’oltre milione di addetti, con l’obiettivo dichiarato di non lasciare scoperti i supplenti al 30 giugno e di rafforzare le tutele di salute e sicurezza nelle scuole.