L’intervista

Il cantautore romano sarà questa sera alle 21 sul palco di piazza Carli per AsiagoLive: in scaletta molti dei suoi numerosi successi

C’è attesa per il concerto di Alex Britti che si tiene stasera (martedì 12 agosto) alle 21 in Piazza Carli ad Asiago, nell’ambito di “Asiago Live”, il ciclo di concerti estivi di Duepunti Eventi, che vede protagonista la grande musica dal vivo. Il cantautore e chitarrista romano è pronto a salire sul palco in una serata tutta da cantare sull’onda dei suoi successi. Biglietti al botteghino in piazza o sul circuito Ticketone (online e nei punti vendita). 

“Oggi sono io” è una sua famosa canzone del 1999 amata dai fan. Chi è, ad oggi, Alex Britti?

Oggi sono ancora io, ma con qualche anno e tante esperienze in più. Sono prima di tutto un artista che ha sempre cercato di raccontarsi con sincerità senza seguire troppo le mode. 

In che modo questo tour celebra “It.Pop”, il disco della consacrazione, che compie 27 anni? Cosa deve aspettarsi il pubblico di Asiago?

“It.Pop” è stato un punto di svolta per me. In questo tour lo celebro riportando sul palco le emozioni di allora, ma con l’energia di oggi. Il pubblico di Asiago può aspettarsi un concerto carico di emozioni, ma anche fresco, suonato con il cuore e con la chitarra. 

Lei ha scalato le classifiche. Com’è stata la sua gavetta e quando si è accorto di aver spiccato il volo? Che consigli dà a un giovane che vuole affermarsi nella musica? 

La mia gavetta è stata lunga, fatta di blues, serate nei club e tanti chilometri con la chitarra in spalla. Ho capito di aver avuto successo quando la gente ha iniziato a cantare le mie canzoni. Ai giovani dico soprattutto di suonare dal vivo, imparare, sbagliare e di non avere fretta. 

Quali sono le sue più grandi passioni, i suoi pregi e, invece, le sue più persistenti paure? 

La musica è la mia più grande passione, da sempre. Amo anche il cibo, il mare. I pregi non saprei, forse, la coerenza. Paure? Come dichiarato più volte, ho il terrore di prendere l’aereo e volare. 

A Sanremo ci pensa? 

Sanremo è una vetrina sempre molto importante, ci torno solo se ho qualcosa di giusto per quel palco. 

Tra tutti, ci sono duetti che porta maggiormente nel cuore? Ne sogna uno che vorrebbe ancora realizzare? 

Ce ne sono stati tanti belli, da quelli con Edoardo Bennato e Stefano Di Battista ai più recenti con Marco Mengoni e Clementino. Ne realizzerò anche altri, basta aspettare. 

Le piace la montagna? Che rapporto ha con Asiago e poi con il nostro territorio vicentino?

La montagna, certo, mi rigenera, Asiago è un posto che amo per il cibo e la qualità della vita. Il Veneto devo dire che mi ha sempre accolto con grande calore. 

Nel 2024 è uscito il singolo “Uomini”. Cosa c’è da dire sui maschi e sul loro modo di intendere la libertà? 

Con “Uomini” ho voluto raccontare giocando l’evoluzione della mascolinità nel tempo. La vera libertà è accettarsi per ciò che si è sempre con molto rispetto.