Roma – È polemica a distanza tra Piero Cassano e Antonella Ruggiero, ex componenti dei Matia Bazar nella storica formazione nata cinquant’anni fa a Genova: la lite sarebbe nata dopo l’intervista al Corriere della Sera di venerdì 8 agosto, in cui Ruggiero, ex voce del gruppo e poi solista di successo, che oggi ha 72 anni, ha raccontato che fu la Pfm a presentarla ai futuri compagni (ma “ero poco convinta perché il mio sogno non era fare la cantante”) e ha definito “difficile” l’addio al gruppo, maturato nel 1989.

“Non drammatico, ma nonostante io avessi mandato per tempo i preavvisi e avessi comunicato la decisione con largo anticipo, gli altri compagni di band hanno fatto fatica a capire – ha aggiunto Ruggiero – Perché si fa fatica a capire la complessità”. Parole cui ha replicato Cassano, 76 anni, già voce e tastierista nonché membro fondatore dei Matia Bazar, con un lungo post su Facebook: “Certe tue dichiarazioni – ha scritto tra l’altro – non ti fanno onore. Anzi senza mezzi termini hanno fatto venir fuori la persona che seppur bravissima nel cantare, non racconta molte verità, se le gira e le racconta alla sua maniera. Irriconoscente nei confronti di un grande passato di gruppo, ma soprattutto priva di totale rispetto nei confronti di Giancarlo Golzi e Aldo Stellita (si chiamano così le persone morte tuoi ex compagni Matia Bazar, che non hai avuto minimamente il coraggio di nominare). E ti dimentichi sempre di Carlo Marrale, del sottoscritto Piero, poi di Mauro Sabbione e Sergio Cossu. Ricordati Antonella, non dimenticarlo mai, che se sei la grandissima Antonella Ruggiero, l’artista stratosferica di oggi, lo devi sicuramente alla tua voce, ma anche a tutti noi indistintamente”.

Ancora: “Imperdonabile – secondo Cassano – alla domanda se ti eri mai più sentita col resto della band, la tua insensibile risposta Ci siamo rivisti ai funerali di due di loro. Due di loro? E i nomi? Inaccettabile!”.

Nella serata del 9 agosto, la replica di Antonella Ruggiero, sempre affidata ai social: “Gente che parla di cose che non sa, che non ha idea, nemmeno lontanamente, di quel che è accaduto tanto tempo fa. Ma verrà il tempo. Antonella”. E poi ancora la controreplica di Piero Cassano: “Guarda che non mi chiamo Gente ma Piero, Piero Cassano. Se quel Gente è riferito a me, come credo, il tutto è ancor più squalificante. Ho un mio nome preciso, come precisi sono sempre stati i nomi di Giancarlo e Aldo che invece di definirli come li hai definiti tu avrebbero meritato di essere menzionati in maniera diretta, con almeno un minimo di affetto, di rispetto, cuore e sentimento. E ciò vale anche per Mauro Sabbione”. Ancora: “Antonella, sono Piero, quello che più di tutti ti ha voluto nel 1975 a ogni costo, come voce dei Matia Bazar”. Poi la conclusione, che sembra voler chiudere la querelle: “Non risponderò più ai prossimi post di Antonella. Voglio tirarmi fuori da queste diatribe che credo offendano molti di voi, e mi fanno male. Ognuno ha il suo carattere. Ricordate tutti comunque che Antonella ha una voce davvero unica”.