Fino a poche ore prima dello spettacolo, Maurizio Battista si dà sempre la possibilità di scombinarsi da solo le carte. Il corpo centrale dello show – atteso stasera all’Arena del Mare di Saubadia, tappa importante del Maurizio Battista Summer Tour – era più o meno deciso, ma il comico romano stava cercando la giusta ouverture per uno spettacolo che prevede in scena 40 orchestrali (diretti dal maestro Gerardo Di Lella). Ed eccola comporsi d’improvviso davanti ai suoi occhi: se entrassi in scena con un ombrellone e una sdraio? Da questa immagine nasce il flusso di una narrazione che si aggancia all’ultima polemica estiva: è vero che gli stabilimenti balneari sono in crisi? E se è vero, di chi è la colpa? E se gli italiani si stessero disaffezionando alle vacanze al mare? Un capovolgimento copernicano che il comico, pare, aveva già annunciato.
E dunque, Battista, chi è quel tipo che entra in scena con ombrellone e sdraio?
«Sono io e vorrei spiegare che si sta sparando sulla Croce Rossa».
Fa riferimento alle critiche rivolte da Alessandro Gassmann agli stabilmenti balneari e alla loro politica dei prezzi?
«Non cito direttamente Gassmann, diciamo che la prendo alla larga».
Da dove comincia?
«Dal fatto che le lamentele dovrebbero venire da quelli che guadagnano 1200 euro al mese. E comunque questo è lo sport nazionale: parlare di qualcosa che non si conosce».
Si spieghi meglio.
«Tutti quelli che criticano i taxisti non prendono i taxi. In genere, le critiche più aspre in tutti i settori arrivano da coloro che fanno una vita agiata, lontana dai problemi quotidiani».
E se gli italiani non volessero più fare le vacanze al mare?
«Non è affatto assurda come ipotesi, anzi io avevo fatto una previsione precisa. Un mese fa avevo detto: le montagne non le puoi avere a portata di mano, devi raggiungerle. E questo è interessante per chi vuole mettersi in viaggio. Se pensiamo poi ai posti di mare, pure io alla fine trovo il Circeo un po’ noioso. Se puoi andare facilmente in Grecia o in Croazia, dove ti fai una vacanza anche economica, perché dovresti startene sotto casa?».
In scena non parlerà mica solo di ombrelloni e lettini.
«Uso questo preambolo per parlare di quello che mi interessa veramente: l’impossibilità per un italiano medio di vivere decentemente. Una carrozzina per un neonato costa 1500 euro! E comunque faccio dei conti precisi anche sugli stabilimenti balneari. Sono costretti a chiedere quelle cifre».
Quali sono i vizi degli italiani, secondo lei?
«Gli italiani tendono a vivere oltre le loro possibilità. La maggior parte spende soldi inutili in abbonamenti per piattaforme».
In che termini affronta le relazioni uomo-donna?
«Spiego in forme paradossali che ormai noi uomini non contiamo nulla».
Ha appena finito di girare e montare il suo primo film da regista, “Maledetto tempo”. Cosa dobbiamo aspettarci?
«È la storia di sette amici che si rivedono dopo quarant’anni».
Cosa succede?
«In camper, rifanno lo stesso viaggio che avevano fatto allora».
Con quali conseguenze?
«Niente può essere più come prima. C’è chi si dichiara impotente, chi gay, chi si presenta con un ragazzo down. La vita ha stravolto tutto».
Il suo personaggio?
«Sono quello che ha organizzato tutto, sapendo che gli rimangono pochi giorni di vita».
Un Battista drammatico?
«I dialoghi sono brillanti, ma si respira una certa malinconia».
Chi ha voluto accanto a sé?
«Attori bravissimi: Massimo Wertmuller, Anna Ferruzzo, Gianni Ferreri, Francesca Antonelli, Giorgio Gobbi, Sergio Di Pinto, Diego Verdegiglio, Giancarlo Ratti e Nicholas Gonfaloni».
Come vive le critiche?
«Quali critiche? I critici non sono mai venuti a vedere un mio spettacolo».
Come si prepara ai tre mesi di programmazione invernale al Teatro Olimpico?
«Il nuovo spettacolo si intitola Uno nessuno e centomila (con l’immagine delle 100.000 lire). Ci saranno molte sorprese. Diciamo che conto sull’affezione del mio pubblico, che mi riconosce come uno di loro».
`Arena del Mare Bcc, via Principe di Piemonte, Sabaudia. Stasera ore 21
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